Un nuovo studio condotto dagli oceanografi dell'Università delle Hawaii a Mnoa ha rivelato previsioni allarmanti per gli oceani. Entro i prossimi trent'anni si prevedono livelli senza precedenti di acidificazione degli oceani attorno alle principali isole hawaiane.
L'aumento dell'acidificazione potrebbe danneggiare gravemente la vita marina. Il fenomeno indebolisce gusci e scheletri di organismi come coralli e vongole, amplificando gli effetti degli stress esistenti e minacciando interi ecosistemi oceanici.
Speranza nell'adattamento degli organismi
Nonostante le previsioni preoccupanti, i ricercatori nutrono speranza. Alcuni organismi hanno infatti mostrato segni di adattamento ai cambiamenti delle acque marine.
Lo studio, pubblicato su Journal of Geophysical Research: Oceans, fornisce strumenti cruciali per il futuro. Aiuta ricercatori, ambientalisti e responsabili politici a comprendere le sfide che le barriere coralline hawaiane dovranno affrontare.
Modelli computerizzati per prevedere il futuro
I ricercatori del gruppo di laboratorio di Brian Powell, professore presso il Dipartimento di oceanografia della UH Mnoa School of Ocean and Earth Science and Technology (SOEST), hanno utilizzato modelli computerizzati avanzati. Questi strumenti su piccola scala prevedono come la chimica degli oceani attorno alle principali isole hawaiane potrebbe cambiare nel corso del XXI secolo.
Le previsioni si basano su diversi scenari climatici, in relazione alla quantità di anidride carbonica che le società continuano a emettere. I risultati mostrano aumenti significativi anche negli scenari più ottimistici.
Aumenti senza precedenti nelle acque costiere
"Abbiamo scoperto che si prevede che l'acidificazione degli oceani aumenterà significativamente nelle acque superficiali intorno alle principali isole hawaiane, anche se le emissioni di carbonio si stabilizzassero entro la metà del secolo nello scenario a basse emissioni", ha affermato Lucia Hoekova, autrice principale dello studio. La ricercatrice scientifica presso SOEST ha sottolineato la portata storica del fenomeno.
"In tutte le aree costiere, questi aumenti saranno senza precedenti rispetto a quanto sperimentato dagli organismi della barriera corallina in migliaia di anni", ha concluso Hoekova. Lo studio fornisce informazioni fondamentali per preservare questi ecosistemi critici per le generazioni future.
Fonte AGI (www.agi.it) Nota: questo articolo è stato rielaborato da UPDAY con l'ausilio dell'intelligenza artificiale.