Ornella Vanoni: i nipoti realizzano il funerale che aveva pianificato

upday.com 2 tygodni temu
La bara di Ornella Vanoni circondata da fiori gialli durante il funerale a Milano (Immagine simbolica) (Photo by Alessandro Levati/Getty Images) Getty Images

Il funerale di Ornella Vanoni si è svolto lunedì 24 novembre nella chiesa di San Marco a Milano, nel quartiere Brera. La grande artista, morta venerdì sera, ha visto realizzarsi i desideri espressi nella sua autobiografia "Vincente o perdente": il trombettista sardo Paolo Fresu ha suonato come da lei richiesto anni fa, mentre i nipoti Matteo e Camilla Ardenzi hanno reso commoventi omaggi alla nonna.

La bara era coperta di fiori gialli, il colore preferito di Vanoni. Fresu ha eseguito "L'appuntamento" e "Senza Fine", brani che l'artista aveva scelto personalmente. Nell'autobiografia scritta con Pacifico, Vanoni aveva immaginato la scena: «La sua magnifica tromba che si sparge per aria», «nel silenzio, nella commozione – immagino. In mezzo a qualche risata – spero.»

I tributi dei nipoti

Matteo Ardenzi ha pronunciato un elogio funebre con la voce spezzata dall'emozione. Ha ricordato la nonna come «un'artista grandiosa, una mente irriverente... una persona forte e indipendente». Ha condiviso ricordi intimi: «Quando ero piccolo mi facevi ghirighiri prima di dormire e poi quando ti accompagnavo a qualche evento mi presentavi come il tuo fidanzato, mi facevi ridere così tanto.»

Il nipote ha raccontato la quotidianità con la nonna: «Mi chiamava ogni giorno per chiedermi come stessi, e rispondeva ai miei messaggi un secondo dopo che avevo già risposto io. Era quella che minacciava di diseredarmi quando fallivo un esame all'università.» Ha concluso: «Te ne sei andata senza dirmi nulla. Così, all'improvviso [...] Ciao nonna. Ti voglio bene e mi manchi.»

Camilla Ardenzi, con voce più salda, ha definito la nonna «una musa». Ha spiegato: «Quando mia nonna ti amava il mondo si dipingeva di colori più vivi e quando puntava i fari su di te ti faceva sentire quella sua grandezza dentro.» Poi ha cantato "Senza fine" con voce soffusa, commuovendo i presenti.

Le riflessioni di Paolo Fresu

Il trombettista ha condiviso sui social le sue riflessioni dopo il funerale. «In tantissimi, in questi giorni tristi, mi hanno chiesto morbosamente se avrei suonato al funerale e cosa. Ho schivato interviste e dichiarazioni, perché ritenevo dovesse essere così, e perché il dolore e l'intimità non hanno mai le giuste parole», ha scritto.

Fresu ha rivelato: «Non so perché mi abbia chiesto di suonare L'appuntamento né, a mia volta, glielo ho voluto chiedere.» Vanoni nell'autobiografia aveva scritto: «Gli ho chiesto di suonare al mio funerale (che altro posso dire per testimoniare quanto conti per me?)»

Il ricordo dell'amico Paolo Stella

L'attore e scrittore forlivese Paolo Stella ha partecipato al funerale, pubblicando tributi emotivi sui social. Ha ricordato l'ultimo messaggio in segreteria di Vanoni: «Ci sentiamo domani che decidiamo quando abbracciarci.»

Stella ha condiviso un aneddoto sulla loro amicizia. Le aveva chiesto: «Ciao Ornella come va? Che fai?» Lei aveva risposto: «Paolino Giacomino mio, sono stesa nel letto che faccio le prove.» Alla sua domanda «Che prove?», Vanoni aveva replicato: «Le prove per quando muoio.»

L'attore ha scelto di dire grazie piuttosto che addio: «Preferisco dirti grazie. Per tutta la bellezza che hai sparso in giro nel mondo, fintamente distratta, sempre così attenta e lucida. Per tutte le note, per tutti i silenzi.»

Il figlio Cristiano Ardenzi ha mantenuto la sua caratteristica riservatezza durante la cerimonia, abbracciando i figli dopo i loro tributi e aiutando poi a portare la bara fuori dalla chiesa. L'organo ha suonato "Ma mi" al termine della cerimonia.

Nota: Questo articolo è stato creato con l'Intelligenza Artificiale (IA).

Idź do oryginalnego materiału