Il Pentagono ha condotto tre nuovi raid contro quattro navi sospettate di trasportare droga nell'Oceano Pacifico orientale, uccidendo 14 persone. Le operazioni si sono svolte al largo delle coste della Colombia e rappresentano un'escalation della campagna anti-droga americana.
I raid fanno parte di una più ampia offensiva iniziata a settembre che ha preso di mira 13 imbarcazioni, causando almeno 57 morti complessivi. Pete Hegseth, segretario del Dipartimento della Guerra, ha annunciato l'azione pubblicando video degli attacchi sui social media.
Dichiarazioni di guerra ai cartelli
«Il dipartimento ha trascorso oltre vent'anni a difendere altri Paesi. Ora, stiamo difendendo la nostra», ha dichiarato Hegseth. «Questi narcoterroristi hanno ucciso più americani di Al-Qaeda, e saranno trattati allo stesso modo. Li rintracceremo e li uccideremo». Il segretario ha aggiunto: «Non ci sarà rifugio».
Il presidente Donald Trump ha ordinato gli attacchi dichiarando un «conflitto armato» contro i cartelli della droga, classificandoli come combattenti illegali. L'amministrazione americana ha così ufficializzato un approccio militare nella lotta al narcotraffico.
Sopravvissuto nelle acque
Durante le operazioni è stato individuato un sopravvissuto nelle acque del Pacifico. La Guardia Costiera americana ha notificato la posizione a un aereo militare messicano che operava nella zona, e le autorità messicane di ricerca e soccorso «si sono assunte la responsabilità di coordinare il salvataggio».
Nota: Questo articolo è stato creato con l'Intelligenza Artificiale (IA).






