Perugia ha fatto storia oggi riconoscendo ufficialmente la doppia genitorialità per cinque bambine figlie di tre coppie di madri. La sindaca Vittoria Ferdinandi ha firmato i documenti nella Sala dei Notari di Palazzo dei Priori, attribuendo la maternità sia alla madre biologica che a quella intenzionale.
L'atto è stato reso possibile dalla recente sentenza numero 68/2025 della Corte Costituzionale. La Consulta ha dichiarato incostituzionale il divieto per la madre intenzionale di riconoscere come proprio il figlio nato in Italia da procreazione medicalmente assistita praticata legittimamente all'estero.
Ferdinandi: "Gesto di civiltà"
"Si tratta di un passaggio fondamentale per riconoscere pienamente la dignità di queste famiglie e dei loro figli e figlie", ha dichiarato la sindaca Ferdinandi. "Oggi Perugia compie un gesto di civiltà e giustizia, applicando un principio semplice e profondo: ogni bambina e ogni bambino ha diritto al riconoscimento giuridico della propria famiglia, qualunque sia la sua composizione".
La prima cittadina ha sottolineato l'importanza simbolica del provvedimento per la città umbra. "È un atto dovuto, ma anche un segno di quale città vogliamo essere: una città aperta, accogliente, che difende i diritti di tutte e tutti", ha concluso Ferdinandi.
Svolta storica per i diritti
Il riconoscimento formale garantisce ora alle cinque bambine la piena tutela giuridica di entrambe le madri. La decisione della Corte Costituzionale ha aperto la strada a questo tipo di riconoscimenti in tutta Italia, superando i precedenti ostacoli normativi.
Perugia si conferma così tra le prime città italiane ad applicare concretamente la nuova giurisprudenza costituzionale. L'iniziativa rappresenta un passo significativo verso il pieno riconoscimento dei diritti delle famiglie omogenitoriali nel panorama nazionale.
Fonte AGI (www.agi.it) Nota: questo articolo è stato rielaborato da UPDAY con l'ausilio dell'intelligenza artificiale.
