La ministra dell'Università Anna Maria Bernini ha affrontato una dura contestazione degli studenti durante l'evento Atreju a Roma. Al centro delle proteste il nuovo "semestre filtro" per l'accesso a Medicina, che secondo i manifestanti rischia di far perdere un anno accademico. La ministra ha risposto citando l'ex presidente Berlusconi: «Siete sempre solo dei poveri comunisti», prima di ammettere due errori nel test di fisica della seconda prova.
Gli studenti hanno espresso frustrazione per le difficoltà del nuovo sistema. «Non ce la facciamo più, con il semestre filtro rischiamo di perdere un anno», hanno dichiarato i manifestanti.
La ministra ha cercato prima il dialogo diretto, scendendo dal palco, poi ha difeso gli investimenti nell'università. «Ho investito 9,4 miliardi sull'università e oltre 800 milioni sulle borse di studio», ha dichiarato Bernini, affermando che gli studenti attuano una «strategia del caos».
Gli errori nel test e le soluzioni
Bernini ha confermato i problemi tecnici: «È vero, c'erano due errori» nel test di fisica. Per la seconda domanda errata il ministero riconoscerà un punto a tutti i partecipanti. La ministra ha assicurato che il ministero coprirà tutti i 24.000 posti disponibili in Medicina entro Natale. Gli studenti che non raggiungeranno la sufficienza nelle dieci sedi indicate potranno iscriversi gratuitamente a materie affini o saldare i debiti d'esame entro il 28 febbraio.
Due avvocati, Francesco Leone e Simona Fell, hanno definito la proposta correttiva del ministero «illegittima e incostituzionale», sostenendo che «non è possibile modificare i criteri di selezione quando le due prove del 'semestre filtro' sono ormai concluse [...]».
Scontro politico
L'opposizione ha attaccato duramente la ministra. Elisabetta Piccolotti (Avs) ha definito il semestre filtro un «clamoroso disastro» e ha chiesto le dimissioni di Bernini: «Ma come si permette? Pensa di poter giocare alla politicante con la vita delle persone?». Vittoria Baldino (M5S) ha scritto su Facebook: «Questo Governo si riempie la bocca di 'merito', ma quando gli studenti alzano la testa li tratta come un fastidio da zittire».
La maggioranza ha invece espresso solidarietà alla ministra. Alessandro Cattaneo (Forza Italia) ha definito la protesta «[...] strumentale, messa in scena senza alcuna volontà di confronto reale». Marta Schifone (Fratelli d'Italia) ha rivendicato «[...] con orgoglio ogni azione intrapresa [...]», dall'aumento delle risorse «fino all'abolizione dell'odiosa e iniqua lotteria del test di medicina».
La difesa della riforma
Il senatore Mario Occhiuto (Forza Italia) ha pubblicato una dichiarazione tramite AGI in difesa della riforma. Ha riconosciuto le preoccupazioni degli studenti come «un sentimento comprensibile, che va ascoltato con serietà e responsabilità», ma ha sottolineato che la riforma affronta «problemi reali, stratificati da anni, e che altri hanno preferito ignorare».
Occhiuto ha spiegato che il nuovo modello «supera la logica del test secco e introduce un principio diverso: valutare gli studenti sullo studio svolto, sul percorso affrontato e sulla capacità di sostenere le materie universitarie [...]». Ha assicurato che «i posti disponibili saranno coperti, le graduatorie scorreranno fino all'esaurimento» e ha criticato «[...] chi per anni non ha avuto il coraggio di riformare [...]» e oggi utilizza «le comprensibili ansie degli studenti come strumento di polemica politica».
Nota: Questo articolo è stato creato con l'Intelligenza Artificiale (IA).





