Preservativi in carcere a Pavia - DAP protesta: rischio sicurezza

upday.com 4 godzin temu
Un istituto penitenziario che simboleggia le questioni di sicurezza e gestione carceraria (Immagine simbolica - Generata da IA) Upday Stock Images

Centinaia di preservativi sono stati consegnati al dirigente sanitario del carcere di Pavia per essere distribuiti ai detenuti per «motivi terapeutici». L'iniziativa della direttrice Stefania Mussio ha scatenato una forte polemica tra istituzioni e sindacati.

Il Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria (Dap) ha protestato duramente contro la decisione. «La decisione risulta essere stata adottata senza alcuna preventiva interlocuzione con gli uffici», sottolineano dal Dap, evidenziando i rischi «che attengono direttamente all'ordine e alla sicurezza delle carceri».

Critiche sulla sicurezza

Il Dap paventa possibili usi distorti dei profilattici, che «potrebbero essere impiegati per occultare sostanze stupefacenti, anche tramite ingestione, eludendo così i normali controlli». Come segnala Ansa, l'amministrazione penitenziaria teme che il provvedimento non strutturi adeguatamente la gestione dell'iniziativa sotto il profilo sanitario e della sicurezza.

Gennarino De Fazio, segretario generale della Uilpa Polizia Penitenziaria, denuncia il «fallimento complessivo del sistema carceri». «I ristretti sono sempre consenzienti? L'amministrazione penitenziaria è nelle condizioni di esserne certa?», si domanda De Fazio, sollevando dubbi sulla valutazione del rischio per gli operatori.

La difesa di Antigone

L'associazione Antigone ha invece difeso l'iniziativa come ragionevole e necessaria. «Il sesso in carcere è trattato come se fosse un tabù», ha dichiarato il presidente Patrizio Gonnella. Come riporta Il Fatto Quotidiano, secondo l'associazione ignorare che la sessualità fa parte della vita ordinaria significa «essere omertosi e ciechi».

Gonnella sottolinea l'importanza di prevenire «forme di sessualità forzata e violenta» in una comunità monosessuata. L'obiettivo è anche prevenire malattie che possano derivare da rapporti non protetti tra detenuti.

Modalità di distribuzione

I 720 preservativi sono stati consegnati al dottor Davide Broglia, che coordinerà la distribuzione tramite le dottoresse Paola Tana e Gabriella Davide. Ogni consegna dovrà essere annotata secondo la circolare interna del carcere pavese.

La controversia si inserisce nel più ampio dibattito sul diritto all'affettività dei detenuti, riconosciuto dalla Corte Costituzionale, mentre il sistema penitenziario italiano affronta sfide strutturali e di riforma.

Fonti utilizzate: "AGI", "Il Fatto Quotidiano", "Ansa"

Nota: Questo articolo è stato modificato con l'aiuto dell'Intelligenza Artificiale.

Idź do oryginalnego materiału