Il presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato durante una riunione al ministero della Difesa che la Russia è pronta a continuare la guerra in Ucraina fino al 2026 se i negoziati di pace con gli Stati Uniti dovessero fallire. L'obiettivo: conquistare l'intero Donbass e stabilire zone di sicurezza in altre tre regioni ucraine. Le dichiarazioni arrivano mentre l'amministrazione Trump preme su Kiev per un compromesso al tavolo dei negoziati.
Putin ha accusato l'Occidente di aver scatenato il conflitto. «Non siamo stati noi a iniziare la guerra nel 2022... L'Occidente ha scatenato la guerra. Stiamo solo cercando di porvi fine», ha affermato il leader del Cremlino, secondo quanto riportato dall'agenzia AGI.
Quest'anno le forze russe hanno "liberato" oltre 300 località, secondo quanto dichiarato da Putin, anche se esperti indipendenti stimano che i guadagni territoriali russi rappresentino meno dell'1% del territorio ucraino.
Obiettivi militari russi
Il ministro della Difesa russo Andrei Belousov ha confermato che la Russia continuerà l'offensiva. «Il compito chiave per il prossimo anno è mantenere e aumentare i ritmi dell'offensiva raggiunti», ha dichiarato durante la riunione ministeriale, secondo quanto riportato dall'agenzia Interfax.
Secondo Belousov, le politiche europee e della NATO stanno preparando il terreno per la continuazione del conflitto nel 2026.
Attacco all'Europa e critiche alla NATO
Putin ha riservato parole durissime per i leader europei, definendoli «maialini europei» e accusandoli di essersi alleati con l'amministrazione Biden nella speranza di trarre profitto dal collasso della Russia, secondo quanto riportato da AGI. Il presidente russo ha definito «improbabile» che le questioni aperte possano essere risolte pacificamente con le attuali élite politiche europee.
Il leader del Cremlino ha inoltre accusato i paesi della NATO di rafforzare le proprie capacità militari. «I paesi della NATO stanno attivamente rafforzando e modernizzando le loro forze offensive, creando e dispiegando nuovi tipi di armi, anche nello spazio», ha dichiarato Putin, secondo quanto riportato da Il Messaggero. Il presidente russo ha sostenuto che in Europa si sta facendo «il lavaggio del cervello alla popolazione con paure di uno scontro inevitabile con la Russia».
Diplomazia o forza militare
Nonostante la retorica aggressiva, Putin ha lasciato aperta la porta ai negoziati. «Preferiremmo eliminare le cause profonde del conflitto attraverso la diplomazia. Se l'avversario e i suoi sostenitori stranieri si rifiutano di discuterne, la Russia otterrà la liberazione dei suoi territori storici con mezzi militari», ha dichiarato, secondo AGI.
Il presidente russo ha affermato di accogliere «con favore i progressi compiuti nel nostro dialogo con la nuova amministrazione americana» guidata da Donald Trump, secondo quanto riportato dalle agenzie. A differenza dell'Europa, gli Stati Uniti sembrano essere impegnati in un dialogo con Mosca, secondo Putin.
Posizioni di Kiev e dell'Unione Europea
Dal fronte opposto, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha ribadito che l'Ucraina non cederà il proprio territorio, né de jure né de facto.
L'Unione Europea si trova di fronte a decisioni cruciali sull'utilizzo degli asset russi congelati per sostenere Kiev. Il Parlamento europeo ha approvato un divieto graduale sulle importazioni di gas e GNL russo, con l'obiettivo di un blocco totale entro il 2026.
Nota: Questo articolo è stato creato con l'Intelligenza Artificiale (IA).








