I talebani celebrano oggi il quarto anniversario della loro presa del potere in Afghanistan, incoraggiati dal primo riconoscimento ufficiale della loro autorità da parte della Russia. Il 15 agosto 2021 le forze talebane conquistarono Kabul, ponendo fine a vent'anni di presenza occidentale nel paese.
Sono state programmate parate in diverse città, tra cui il centro di Kabul, dove gli elicotteri lanceranno fiori e le bandiere bianche e nere dell'«Emirato islamico dell'Afghanistan» sventolano per festeggiare. Ieri sera, esponenti dei talebani si sono radunati per celebrare in una piazza vicino all'ambasciata statunitense, ancora chiusa, e sede di rappresentanza del loro nemico durante la ventennale insurrezione.
La parata militare tenutasi lo scorso anno con grande clamore presso la base aerea di Bagram, un tempo fulcro delle operazioni guidate dagli Stati Uniti, è stata annullata quest'anno senza alcuna spiegazione pubblica. Bagram rappresentava un simbolo della presenza militare americana in Afghanistan.
Riconoscimento russo e isolamento internazionale
Il governo talebano ha ottenuto una vittoria significativa a luglio, quando la Russia è diventata il primo paese a riconoscere ufficialmente la loro amministrazione. I talebani intrattengono stretti legami anche con governi che ancora non li riconoscono ufficialmente, come gli stati dell'Asia centrale, la Cina e gli Emirati Arabi Uniti.
Il governo talebano rimane tuttavia ampiamente isolato sulla scena mondiale a causa delle restrizioni imposte dalla sua severa interpretazione della legge islamica, che prendono di mira in particolare le donne. A luglio, la Corte penale internazionale ha emesso mandati di arresto per due alti leader talebani, accusandoli di crimini contro l'umanità per la persecuzione di donne e ragazze.
Alle donne afghane è vietato l'accesso alla maggior parte dell'istruzione e del lavoro, nonché l'accesso a parchi, palestre e viaggi senza un tutore maschio. Sul fronte occidentale, il governo di Kabul ha riferito di aver avuto colloqui con funzionari di Norvegia, Gran Bretagna e Stati Uniti.
Sfide economiche e critiche internazionali
Le autorità talebane non incontrano praticamente alcuna opposizione interna, sebbene le sfide più impegnative derivino dalla fragilità economica e dai tagli agli aiuti internazionali. Il paese deve inoltre affrontare l'afflusso di quattro milioni di afghani espulsi dai paesi vicini.
Esperti indipendenti nominati dal Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite hanno invitato la comunità internazionale a non normalizzare le relazioni con le autorità talebane. «Agendo senza legittimità, i talebani applicano un sistema istituzionalizzato di oppressione di genere, reprimono il dissenso, esigono rappresaglie e imbavagliano i media indipendenti, mostrando al contempo un palese disprezzo per i diritti umani e l'uguaglianza», hanno affermato gli esperti in una nota diffusa ieri.
Fonti utilizzate: "AGI", "AFP"
Nota: Questo articolo è stato modificato con l'aiuto dell'Intelligenza Artificiale.