Sciopero giustizia: 12mila precari chiedono stabilizzazione

upday.com 3 godzin temu
Manifestazione sindacale che rappresenta le rivendicazioni dei lavoratori per la stabilizzazione contrattuale (Immagine simbolica - Generata da IA) Upday Stock Images

Oltre 12.000 lavoratori precari della giustizia hanno scioperato ieri a livello nazionale per chiedere la stabilizzazione dei loro contratti. L'iniziativa, promossa dalla Fp Cgil, ha coinvolto operatori data entry, funzionari tecnici e personale dell'ufficio per il processo che supportano magistrati e pm nelle indagini e nei procedimenti. I loro contratti scadranno a giugno 2026, creando una situazione di forte instabilità lavorativa.

A Firenze oltre cento persone hanno manifestato davanti al Palazzo di Giustizia in viale Guidoni. Il presidio si è svolto dalle 10 alle 12 con la partecipazione di lavoratori che da anni svolgono un ruolo cruciale negli uffici giudiziari italiani.

Risultati straordinari raggiunti

Il tribunale di Arezzo ha ottenuto una riduzione del 95% dei casi civili arretrati in tre anni e del 73% dei tempi per i procedimenti penali, come riporta La Nazione. Questi risultati superano ampiamente l'obiettivo del 25% previsto dal Pnrr e dimostrano l'efficacia del personale precario nel modernizzare il sistema giudiziario.

Come segnala La Nazione, i lavoratori precari rappresentano tra il 30% e il 40% dell'organico totale nei tribunali interessati. Il Ministero della Giustizia ha recentemente annunciato 2.700 nuovi posti di lavoro attraverso concorsi pubblici, secondo La Nazione, potenzialmente escludendo chi già lavora negli uffici giudiziari.

Le richieste del sindacato

«È indispensabile che il Governo preveda nella prossima Legge di Bilancio le risorse necessarie per garantire la stabilizzazione di questi lavoratori», sottolinea la Fp Cgil. Il sindacato chiede anche il riconoscimento delle competenze maturate, tutele occupazionali certe e investimenti strutturali che vadano oltre soluzioni provvisorie.

L'Associazione nazionale magistrati sezione Toscana ha espresso «solidarietà e vicinanza ai lavoratori precari, personale già formato e diventato risorsa vitale per il settore giustizia». «La giustizia italiana non può continuare a reggersi su rapporti di lavoro precari», conclude la Cgil, chiedendo «risposte concrete e tempestive da parte del Governo e del Ministero della Giustizia».

Fonti utilizzate: "AGI", "La Nazione"

Nota: Questo articolo è stato modificato con l'aiuto dell'Intelligenza Artificiale.

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