Stagionalità frutta e verdura: 85% italiani la considera

upday.com 20 godzin temu

La stagionalità rappresenta il criterio principale per l'acquisto di frutta e verdura in Italia. Secondo una nuova ricerca, l'85% dei consumatori considera fondamentale questo aspetto quando sceglie i prodotti ortofrutticoli.

Al secondo posto si posizionano la provenienza e le proprietà nutrizionali, entrambe ritenute importanti dal 78% degli italiani. L'utilizzo in cucina completa il podio delle caratteristiche più apprezzate, con il 75% delle preferenze.

Metodi di coltivazione meno rilevanti

Tra i fattori considerati meno centrali emerge il metodo di coltivazione, valutato dal 60% dei consumatori. Il packaging si attesta al 43%, probabilmente perché percepito come poco legato alla qualità del prodotto.

Tre quarti degli italiani, pari al 76%, si dichiarano intenzionati a ridurre lo spreco alimentare domestico. Le strategie includono l'ottimizzazione della lista della spesa e una maggiore attenzione alle scadenze dei prodotti.

Giovani meno virtuosi del previsto

Il 70% degli italiani manifesta l'intenzione di acquistare prodotti di stagione. Tuttavia, solo un terzo è disposto a spendere di più per garantire prezzi equi agli agricoltori (35%) o per un'alimentazione sostenibile (30%).

I giovani mostrano comportamenti meno virtuosi rispetto alla media nazionale. Solo il 65% è propenso a misure antispreco, contro il 76% del totale, mentre il 55% privilegerebbe frutta e verdura di stagione rispetto al 70% della media.

Resistenze economiche alla sostenibilità

"La maggioranza degli italiani dichiara buone intenzioni verso pratiche sostenibili, ma emergono forti resistenze quando la sostenibilità implica un sacrificio economico o di gusto", afferma Guendalina Graffigna, direttore del Centro di Ricerca EngageMinds HUB della Cattolica.

La ricercatrice evidenzia come i giovani appaiano meno propensi ad adottare comportamenti virtuosi. Questa dinamica può essere spiegata da fattori economici, come una minore disponibilità di risorse, ma anche da stili di vita più flessibili e meno strutturati.

Fonte AGI (www.agi.it) Nota: questo articolo è stato rielaborato da UPDAY con l'ausilio dell'intelligenza artificiale.

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