La procura thailandese ha incriminato 23 persone e aziende in relazione al crollo di un grattacielo di Bangkok avvenuto durante un terremoto. La torre di 30 piani è crollata pochi secondi dopo che una scossa di magnitudo 7,7 ha colpito il Myanmar il 28 marzo, uccidendo migliaia di persone.
L'edificio, destinato a ospitare l'ufficio di revisione contabile statale, è stato l'unico grattacielo di Bangkok a crollare durante il sisma. Il crollo ha causato la morte di 89 persone sul posto, per lo più operai edili.
23 incriminati per il disastro
"Gli investigatori hanno incriminato 23 persone fisiche e giuridiche per condotta professionale scorretta e falsificazione di documenti", si legge in una nota ufficiale. L'elenco comprende 16 persone e sette aziende, tra cui uno studio di architettura e un'impresa edile cinese.
Tra gli individui incriminati figura Premchai Karnasuta, uno dei più grandi magnati thailandesi. Il 71enne è direttore esecutivo della società Italian-Thai Development (ITD), una delle più grandi imprese edili del regno, anch'essa incriminata.
Rischio di dieci anni di carcere
Se condannato, Premchai rischia fino a dieci anni di prigione. Questo non è il primo guaio legale per il magnate: nel 2021, un tribunale thailandese lo ha condannato a tre anni e due mesi di carcere per bracconaggio di fauna selvatica protetta, tra cui una pantera nera.
È stato rilasciato all'inizio del 2023 insieme a un gruppo di detenuti cui è stata concessa la clemenza per buona condotta. Secondo i documenti pubblici depositati presso la Borsa Thailandese, Premchai detiene quasi il 12% delle azioni di ITD ed è in custodia cautelare da maggio.
Fonte AGI (www.agi.it)
Nota: questo articolo è stato rielaborato da UPDAY con l'ausilio dell'intelligenza artificiale.