Edoardo Conti, freerider romano di 31 anni, è morto ieri all'ospedale Santa Chiara di Trento dopo essere stato travolto da una valanga sulla Marmolada. Il giovane sciatore, precipitato in un crepaccio durante un'escursione fuoripista, è deceduto alcune ore dopo il ricovero nonostante la complessa operazione di soccorso.
L'incidente si è verificato sabato 27 dicembre intorno alle 13:45, a circa 2.700 metri di altitudine sotto Punta Rocca. Una slavina ha investito Conti mentre percorreva un tratto fuoripista, trascinandolo oltre un salto di roccia e scaraventandolo in uno dei numerosi crepacci presenti nella zona.
Gli amici hanno lanciato l'allarme dopo aver perso i contatti con lui per circa mezz'ora. La Centrale Unica di Emergenza ha immediatamente mobilitato la Stazione Alta Fassa del Soccorso Alpino e Speleologico Trentino.
Operazioni di soccorso complesse
Le ricerche hanno coinvolto circa dieci operatori tra le stazioni di Alta Fassa e Moena, due unità cinofile del Soccorso Alpino e della Polizia, oltre a un elicottero dei vigili del fuoco. Gli operatori sono stati trasportati in quota via elicottero per le operazioni di bonifica della valanga e del fondo del crepaccio.
«Il giovane è stato infine individuato all'interno del crepaccio, in un punto estremamente profondo», ha comunicato il Soccorso Alpino Trentino. Il recupero è stato particolarmente difficile a causa della conformazione del terreno.
Conti è stato estratto in condizioni disperate e trasportato prima a Canazei, dove è stato intubato, poi trasferito d'urgenza all'ospedale Santa Chiara di Trento. Le sue condizioni cliniche sono rapidamente peggiorate fino al decesso.
Altri incidenti in montagna
L'incidente di Conti rientra in un bilancio drammatico per la montagna italiana. Secondo i dati del Soccorso Alpino e Speleologico, nel 2024 si sono registrate 466 vittime in incidenti in montagna nel Paese.
Il 25 dicembre un altro grave incidente si è verificato a Piancavallo, in Friuli. Mattia Baronio, 32 anni di Mortara, è precipitato per circa dieci metri dalla seggiovia Tremul 1. Una violenta raffica di vento avrebbe sollevato una rete di protezione che si è avvolta intorno alla sua caviglia, facendolo cadere. L'uomo è ricoverato in condizioni critiche ma non in pericolo di vita all'ospedale Santa Maria della Misericordia di Udine.
Nel frattempo proseguono le ricerche di un'escursionista sul Monte Framont, sopra Agordo, in provincia di Belluno. La donna ha lanciato ieri mattina una richiesta di aiuto via tablet ai Carabinieri, ma non sono seguiti ulteriori contatti. Le autorità non escludono che possa trattarsi di uno scherzo.
Nota: Questo articolo è stato creato con l'Intelligenza Artificiale (IA).




