Donald Trump ha annunciato sabato mattina l'imposizione di tariffe del 30% su Messico e Unione Europea a partire dal primo agosto. Il presidente americano ha inviato missive a oltre venti paesi, stabilendo dazi doganali del 10% al Regno Unito, del 50% al Brasile e del 35% al Canada.
L'amministrazione Trump ha inoltre annunciato imminenti imposte del 50% sul rame. La lettera all'Unione Europea è arrivata nonostante i funzionari europei abbiano trascorso settimane facendo la spola tra Bruxelles e Washington per elaborare un accordo accettabile agli stati membri dell'Ue.
Negoziati in corso tra Ue e Usa
Le due parti stanno lavorando a piani per ridurre i dazi del 25% sui veicoli e stanno valutando un accordo per abolire le imposte su alcolici, aeromobili e componenti. L'Unione Europea è inoltre pronta a ridurre il suo surplus commerciale di 198 miliardi di euro in merci impegnandosi ad acquistare più armi e gas naturale liquefatto dagli Stati Uniti.
La presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, destinataria della missiva, ha confermato la volontà di raggiungere un accordo ma senza escludere contromisure per garantire gli interessi europei. È stata la prima a replicare alle minacce tariffarie americane.
Von der Leyen avverte sui rischi
"L'imposizione di dazi del 30% sulle esportazioni dell'Ue sconvolgerebbe le principali catene di approvvigionamento transatlantiche, a scapito delle imprese, dei consumatori e dei pazienti su entrambe le sponde dell'Atlantico", ha affermato von der Leyen. L'amministrazione Trump ha anche avviato indagini sulla sicurezza nazionale che potrebbero portare all'imposizione di dazi su chip, legname, componenti aerospaziali, prodotti farmaceutici ed elettronica di consumo.
Complessivamente ci sono ancora in ballo diverse decine di altre intese, molte delle quali riguardano piccoli paesi. Altre come quella con la Cina potrebbero vedere il negoziato prolungarsi fino alla fine di agosto.
Tre settimane per trovare soluzioni
Trump ha prorogato la fine degli accordi sui dazi al primo agosto, data a partire dalla quale ha anche stabilito l'inizio delle nuove riscossioni doganali americane. Questo lascia quindi ancora tre settimane di tempo per negoziare delle soluzioni condivise.
Il presidente americano ha precisato che con la maggior parte dei partner commerciali che ancora non hanno negoziato un accordo intende stabilire delle tariffe generalizzate del 15% o del 20%. "Diremo loro semplicemente che tutti i Paesi rimanenti, cioè quelli che non hanno ricevuto le lettere sui dazi, pagheranno tariffe tra il 15% e il 20%", spiega Trump.
(AGI) www.agi.it Nota: Questo articolo è stato modificato con l'aiuto dell'Intelligenza Artificiale.