Il presidente americano Donald Trump ha fissato un ultimatum di due settimane per capire se Russia e Ucraina raggiungeranno un accordo di pace. «Entro due settimane sapremo se ci sarà la pace in Ucraina», ha dichiarato in un'intervista al Todd Starnes Show, aggiungendo che «dopodiché forse dovremo adottare un approccio differente».
Le posizioni delle parti rimangono però distanti secondo Il Messaggero. Volodymyr Zelensky richiede un accordo quadro per le garanzie di sicurezza prima di incontrare Vladimir Putin, con una risoluzione attesa entro 7-10 giorni, mentre il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov ha definito «assolutamente inaccettabile» il dispiegamento di truppe europee in Ucraina.
Ritirata strategica americana
Trump ha fatto un passo indietro dal ruolo di mediazione diretta tra le parti in conflitto, come riporta Il Mattino citando fonti del Guardian. La Casa Bianca sembra voler mantenere una posizione di pressione diplomatica senza coinvolgimento diretto nei negoziati.
La premier italiana Giorgia Meloni ha proposto garanzie di sicurezza di 24 ore per l'Ucraina ispirate all'articolo 5 della NATO, secondo Il Mattino. L'iniziativa italiana rappresenta un tentativo europeo di colmare il vuoto diplomatico americano.
Ostacoli irriducibili
La Russia cerca territori non ancora occupati oltre alle attuali posizioni, come ha confermato il vicepresidente JD Vance secondo Ansa. Mosca ha inoltre messo in dubbio la legittimità di Zelensky a causa del mandato scaduto senza elezioni sotto la legge marziale.
Il conflitto, che dura da oltre tre anni, si trova ora a un crocevia critico con timeline diplomatiche divergenti. L'ultimatum di Trump si sovrappone alle richieste di Zelensky per una risoluzione ancora più rapida delle garanzie di sicurezza.
Fonti utilizzate: "AGI", "Il Mattino", "Il Messaggero", "Ansa", "Guardian"
Nota: Questo articolo è stato modificato con l'aiuto dell'Intelligenza Artificiale.