Vienna: violoncellista israeliano cacciato da ristorante

Il violoncellista israeliano Amit Peled è stato cacciato da un ristorante italiano a Vienna dopo che un cameriere lo aveva sentito parlare in ebraico. L'episodio di discriminazione è avvenuto venerdì sera, quando il musicista si trovava nel locale con altri due colleghi prima di un concerto.

Peled ha raccontato l'accaduto in un post su Instagram, spiegando di essere entrato nel ristorante "Ramazotti" insieme alla violinista Hagai Shaham e alla pianista Julia Gurvitch. I tre musicisti volevano mangiare qualcosa prima della loro esibizione.

Cameriere chiede quale lingua parlano

Dopo aver preso l'ordinazione, il cameriere è tornato al tavolo e ha chiesto improvvisamente quale lingua stessero parlando. "Io ho risposto a caso: 'Inglese e tedesco'", ha spiegato Peled nel suo racconto.

Il cameriere però ha insistito: "No, no, che cosa stavi parlando adesso?". A quel punto il violoncellista ha risposto onestamente: "Ebraico, naturalmente".

Cacciato senza esitazione dal locale

La reazione del cameriere è stata immediata e scioccante. "Mi ha guardato dritto negli occhi e mi ha detto, senza esitazione: 'In quel caso, andatevene. Non vi servirò da mangiare'", ha riferito Peled.

Oltre allo shock iniziale e all'umiliazione profonda, il musicista è rimasto colpito dall'indifferenza degli altri clienti presenti nel ristorante. Nessuno è infatti intervenuto per protestare contro l'evidente discriminazione.

Clienti spaventati ma indifferenti

"Le persone intorno a noi erano chiaramente spaventate, alcuni ci hanno rivolto sguardi di solidarietà", ha scritto Peled. Tuttavia, dopo quei momenti iniziali, tutti "sono tornati tranquillamente alla loro cena, alle loro chiacchiere e al loro vino come se nulla fosse accaduto".

Il violoncellista ha concluso il suo racconto con amarezza: "Benvenuti in Europa, 2025". L'episodio solleva interrogativi preoccupanti sulla persistenza di atteggiamenti antisemiti nel continente europeo.

Fonte AGI (www.agi.it) Nota: questo articolo è stato rielaborato da UPDAY con l'ausilio dell'intelligenza artificiale.