2 morti attacco sinagoga Manchester - killer ucciso in 7 minuti

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Il rabbino Daniel Walker parla con agenti di polizia armati e membri della comunità ebraica fuori dalla sinagoga Heaton Park Hebrew Congregation a Manchester dopo l'attacco terroristico (Immagine simbolica) (Photo by PAUL CURRIE/AFP via Getty Images) Getty Images

Jihad Al-Shamie, britannico di 35 anni di origini siriane, ha ucciso due uomini durante un attentato terroristico alla sinagoga Heaton Park Hebrew Congregation di Manchester giovedì 2 ottobre. L'attacco è avvenuto durante lo Yom Kippur, la giornata più sacra del calendario ebraico. La polizia ha neutralizzato l'attentatore in soli sette minuti dalla prima chiamata d'emergenza.

Come riporta il Corriere, le vittime sono state identificate come Adrian Daulby di 53 anni e Melvin Cravitz di 66 anni, entrambi membri della comunità ebraica di Manchester. Altri tre uomini sono stati ricoverati in ospedale con ferite gravi: uno accoltellato, uno investito dall'auto dell'attentatore e un terzo ferito durante l'intervento degli agenti.

L'attacco e la risposta della polizia

Secondo TG24 Sky, tutto è iniziato alle 9:31 quando la polizia ha ricevuto la chiamata d'emergenza. Shamie si è lanciato contro i fedeli alla guida di un'auto davanti alla sinagoga ortodossa askenazita in Middleton Road, poi è sceso con un coltello attaccando varie persone nel tentativo di entrare nel tempio. Gli agenti armati sono stati inviati sul posto alle 9:34 e hanno ucciso l'attentatore alle 9:38.

L'attentatore indossava una tenuta da addestramento con un gilet antiproiettile e una cintura "apparentemente esplosiva" che si è rivelata inservibile. Aveva ottenuto la cittadinanza britannica nel 2006 a 16 anni, dopo essere entrato nel Regno Unito da bambino, e il suo nome non figurava nei registri del programma antiterrorismo Prevent.

Gli arresti e le indagini

La polizia ha arrestato tre persone con l'accusa di commissione, preparazione e istigazione ad atti di terrorismo: due uomini sulla trentina e una donna sulla sessantina. Resta il timore che potesse trattarsi di un attacco coordinato con altri potenziali blitz contro sinagoghe del Regno Unito, in un clima di crescenti tensioni legate al conflitto di Gaza.

Come riporta il Corriere, il padre dell'attentatore era un chirurgo traumatologo che aveva lavorato in zone di guerra per organizzazioni umanitarie. Sir Stephen Watson, comandante della Greater Manchester Police, ha affermato che il "coraggio" di chi era all'interno della sinagoga ha impedito all'attentatore di uccidere molte più persone.

Le reazioni politiche

Il premier Keir Starmer è rientrato in anticipo dal vertice con i leader europei in Danimarca e ha organizzato una riunione d'emergenza del COBRA. Si è detto "inorridito" e ha promesso un rafforzamento immediato delle tutele ai siti ebraici contro "le risorgenti minacce quotidiane dell'odio antisemita". Re Carlo III e la Regina Camilla hanno espresso shock e tristezza per l'attacco in un giorno così significativo per la comunità ebraica.

Secondo TG24 Sky, il ministro degli Esteri israeliano Gideon Saar ha accusato il governo laburista di non arginare "l'incitamento dilagante all'antisemitismo" nelle strade britanniche e nei campus universitari. Il premier Benjamin Netanyahu ha rincarato la dose affermando che "la debolezza di fronte al terrorismo porta solo altro terrorismo".

Fonte AGI (www.agi.it)

Nota: questo articolo è stato rielaborato da UPDAY con l'ausilio dell'intelligenza artificiale.

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