Luis Campos del Paris Saint-Germain ha rivelato i retroscena dell'addio di Gianluigi Donnarumma in un'intervista a RMC Sport. Il Football Advisor portoghese ha spiegato che il portiere italiano pretendeva uno stipendio da «vecchio PSG», incompatibile con la nuova filosofia del club. «Il club è più importante di chiunque altro. Questo è cambiato al PSG», ha dichiarato Campos in termini perentori.
Il dirigente ha evidenziato come una combinazione di circostanze abbia portato alla decisione finale. Donnarumma chiedeva compensi al livello del PSG di prima, non dell'attuale versione del club parigino. «La nostra politica è molto legata al merito: guadagni di più quando te lo meriti e quando giochi», ha precisato Campos, sottolineando il cambio di paradigma nella gestione salariale.
La rivoluzione del merito al PSG
La nuova filosofia parigina prevede che nessun giocatore sia al di sopra dell'istituzione. Come riporta Fanpage, questa politica si applicherebbe universalmente, persino a potenziali vincitori del Pallone d'Oro come Ousmane Dembélé. «L'allenatore non dà priorità in base allo status o al background del giocatore», ha chiarito Campos, enfatizzando che solo le prestazioni determinano il posto in squadra.
Il PSG ha investito 40 milioni di euro per Lucas Chevalier come sostituto di Donnarumma, secondo quanto riporta Fanpage. La scelta dimostra la volontà del club di puntare su giocatori che sposino la nuova mentalità meritocratica. La dirigenza si era presa tempo per discutere con l'ex portiere della Nazionale, ma le posizioni sono rimaste inconciliabili.
Il successo di Donnarumma al Manchester City
L'addio si è rivelato proficuo per entrambe le parti. Donnarumma ha esordito brillantemente con il Manchester City nel derby vinto contro lo United, dimostrando di aver trovato rapidamente la sua dimensione in Premier League. Il portiere italiano ha lasciato Parigi da parametro zero, dopo tre stagioni caratterizzate da prestazioni di alto livello ma anche da tensioni contrattuali.
Campos ha concluso ribadendo la centralità del progetto collettivo: «La stella è il club, è l'intero gruppo». La posizione del PSG riflette una strategia a lungo termine che privilegia la sostenibilità economica e la coesione del gruppo rispetto alle richieste individuali dei singoli campioni.
Fonti utilizzate: "RMC Sport", "calciomercato", "Fanpage"
Nota: Questo articolo è stato modificato con l'aiuto dell'Intelligenza Artificiale.