Cassazione a Ventimiglia: rinunci ai ricorsi autovelox

upday.com 8 godzin temu
Un'auto passa davanti a un autovelox su una strada del nord Italia (Immagine simbolica) (Photo by MARCO BERTORELLO/AFP via Getty Images) Getty Images

La Corte di Cassazione ha invitato il Comune di Ventimiglia a rinunciare ai ricorsi presentati contro le sentenze del tribunale di Imperia che annullavano i verbali per autovelox non omologati in località Porra. La Suprema Corte ha adottato la procedura accelerata prevista dall'articolo 380 bis del codice di procedura civile, valutando manifestamente infondati i primi otto ricorsi. L'annuncio è stato dato da Globoconsumatori, che ha espresso «massima soddisfazione per la tesi promossa a partire dal 2012 sulla mancanza di omologazione degli strumenti di rilevamento della velocità».

La Cassazione aveva già stabilito che le multe non sono valide se le apparecchiature utilizzate per misurare la velocità non sono omologate, anche se autorizzate dal ministero delle Infrastrutture. Come riporta Il Messaggero, la Suprema Corte si è pronunciata circa dieci volte solo nell'ultimo anno sulla questione omologazione autovelox, ribadendo che l'approvazione degli autovelox non equivale all'omologazione.

Una battaglia dal 2012

Secondo Il Fatto Quotidiano, Globoconsumatori promuove la tesi sulla mancanza di omologazione dal 2012, sostenendo da anni l'invalidità delle multe elevate con dispositivi non omologati. Nei mesi scorsi l'amministrazione comunale di Ventimiglia aveva presentato una ventina di ricorsi in Cassazione contro altrettante sentenze del tribunale di Imperia, che avevano confermato gli annullamenti disposti dal giudice di Pace di Sanremo. Tutti i sanzionati si sono costituiti davanti alla Suprema Corte, sottolineando che quest'ultima si era già pronunciata più volte sulla questione.

Il Comune ligure ha ora quaranta giorni di tempo per decidere se chiedere che i ricorsi vengano comunque esaminati. In caso contrario, si considereranno rinunciati e la Cassazione ne dichiarerà l'estinzione ai sensi dell'articolo 391 del codice di procedura civile. Nonostante il censimento in corso degli apparecchi ordinato dal ministero, una regolamentazione puntuale sui velox non è ancora stata fatta.

Il caso transfrontaliero

Il velox di Porra scatenò per Ventimiglia un caso nazionale, non solo per il massiccio numero di contravvenzioni elevate, ma anche perché il dispositivo era situato nei pressi del confine. Secondo Il Messaggero, l'area è senza case o attraversamenti pedonali, e il Comune aveva chiesto di portare il limite a 70 km/h da 50. Per questo motivo erano stati multati centinaia di automobilisti francesi, che si erano stretti in comitato creando anche un gruppo Facebook.

Il sindaco della città di confine Flavio Di Muro afferma che dovrà approfondire la questione per valutare se accettare o meno l'invito della Suprema Corte. La decisione avrà implicazioni significative per tutti i verbali contestati e per il futuro utilizzo degli autovelox non omologati.

Fonti utilizzate: "AGI", "Il Messaggero", "Il Fatto Quotidiano"

Nota: Questo articolo è stato modificato con l'aiuto dell'Intelligenza Artificiale.

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