Una ricerca italiana ha scoperto che il cannabidiolo (CBD), componente non-psicoattivo della cannabis, può ridurre significativamente i sintomi di una rara forma di epilessia pediatrica. Lo studio, pubblicato sulla rivista Epilepsia, rappresenta la prima evidenza sperimentale dell'efficacia del CBD nel trattamento dell'encefalopatia epilettica dello sviluppo (DEE1).
La ricerca è stata coordinata dall'Istituto di genetica e biofisica 'Adriano Buzzati-Traverso' del Consiglio nazionale delle ricerche di Napoli (Cnr-Igb), in collaborazione con l'Istituto di chimica biomolecolare del Cnr di Pozzuoli (Cnr-Icb), l'Università degli studi di Napoli 'Federico II' e l'Irccs Neuromed di Pozzilli.
Malattia colpisce principalmente maschi
L'encefalopatia epilettica dello sviluppo è causata da mutazioni del gene ARX e si manifesta prevalentemente nei primi mesi di vita. La patologia colpisce in maggior misura i bambini di sesso maschile, causando frequenti convulsioni e grave ritardo nello sviluppo cognitivo e motorio, con esiti a volte letali.
"La nostra ricerca rappresenta la prima evidenza sperimentale dell'efficacia del CBD altamente purificato nel trattamento di questo tipo di epilessia infantile", spiega Lucia Verrillo del Cnr-Igb, prima autrice dello studio. Attraverso la somministrazione del cannabidiolo per iniezione, i ricercatori sono riusciti a ridurre la frequenza e la gravità delle crisi epilettiche spontanee nei modelli che esprimono la mutazione genetica.
CBD migliora aspettativa di vita
Il trattamento ha portato a un miglioramento dell'aspettativa di vita nei soggetti studiati. Il CBD ha ridotto i marcatori neuroinfiammatori e ha aiutato la microglia - cellule che proteggono e supportano le funzioni dei neuroni all'interno del sistema nervoso centrale - a ripristinare una forma normale.
"Il trattamento con cannabidiolo ha permesso di modulare l'attività elettrica dei neuroni malati, agendo direttamente sui meccanismi di comunicazione e trasmissione sinaptica", conclude Maria Giuseppina Miano, ricercatrice del Cnr-Igb e coordinatrice della ricerca.
Nuovo approccio terapeutico promettente
Sergio Fucile, del Laboratorio di epilessia sperimentale dell'Ircss Neuromed, sottolinea come "la rilevanza dell'azione del CBD nel contrastare l'ipereccitabilità dei neuroni affetti da mutazione del gene ARX incoraggia lo sviluppo di un nuovo approccio terapeutico per le crisi epilettiche legate a questa patologia".
Lo studio ha ricevuto il supporto di GW Research Ltd. (oggi parte di Jazz Pharmaceuticals), Fondazione Telethon e fondi Pnrr. La ricerca rappresenta un passo importante nello sviluppo di terapie che possano contrastare le epilessie infantili rare, offrendo nuove prospettive di cura per bambini che al momento non hanno alternative terapeutiche efficaci.
Fonte AGI (www.agi.it) Nota: questo articolo è stato rielaborato da UPDAY con l'ausilio dell'intelligenza artificiale.