I dazi dell'Unione Europea sui beni statunitensi avrebbero un impatto limitato sull'inflazione europea. Secondo le stime, l'effetto si tradurrebbe in un aumento di soli pochi decimi di punto percentuale.
L'attività economica complessiva del continente non subirebbe modifiche significative a causa di queste misure commerciali. Il vero rischio per l'economia europea potrebbe invece arrivare da un fronte diverso.
Catene di approvvigionamento a rischio
Le interruzioni nelle catene di approvvigionamento rappresentano la minaccia principale per l'Europa in caso di escalation commerciale. Questo scenario potrebbe creare difficoltà operative per le aziende europee che dipendono da fornitori americani.
Il settore dei servizi costituisce il punto più vulnerabile dell'economia europea in questa situazione. L'Unione Europea mantiene una forte dipendenza dai servizi forniti dagli Stati Uniti.
Settori strategici sotto pressione
La tecnologia, i pagamenti e la consulenza rappresentano i comparti più esposti a possibili ripercussioni. In questi ambiti, l'Europa fa affidamento in modo particolare sui servizi americani per il proprio funzionamento.
"Dove l'Europa potrebbe davvero risentirne è nei servizi", ha dichiarato Sylvain Broyer, chief economist Emea di S&P Global Ratings. L'analista ha sottolineato come questa dipendenza strutturale possa trasformarsi in una debolezza strategica.
Fonte AGI (www.agi.it)
Nota: questo articolo è stato rielaborato da UPDAY con l'ausilio dell'intelligenza artificiale.