Dolomiti: accessi contingentati per fermare assalto turisti

upday.com 3 tygodni temu

L'assalto turistico alle Dolomiti ha raggiunto livelli insostenibili, spingendo le autorità dell'Alto Adige a considerare l'introduzione di accessi contingentati. Il presidente della Provincia di Bolzano, Arno Kompatscher, ha annunciato la necessità di un sistema di prenotazioni per il Seceda, una delle mete più gettonate.

"Sul Seceda ci vuole un sistema di prenotazione come quello introdotto anche da altre parti, è evidente che un afflusso incontrollato non va bene per nessuno", spiega Kompatscher. Il governatore ha inoltre chiarito che non sarà concesso ai proprietari della funivia del Seceda di triplicare la portata dell'impianto.

Team K chiede hotspot management

Il partito Team K ha già presentato una mozione per l'introduzione di un vero hotspot management. Il leader Paul Koellensperger sottolinea l'urgenza della situazione: "Non si può più parlare di turismo sostenibile, è in gioco la qualità della vita, sia per i residenti che per gli ospiti".

"Non si tratta di fare cassa ma di proteggere la nostra natura e la nostra vivibilità", aggiunge Koellensperger. La proposta mira a trovare un equilibrio tra sviluppo turistico e sostenibilità ambientale.

Residenti esasperati dalle code

Da fondovalle, da Ortisei, emerge un misto di stupore per le lunghe code "mai viste", rassegnazione per l'impotenza davanti a numeri così elevati e rabbia, soprattutto tra i residenti. La situazione ha raggiunto livelli critici che stanno compromettendo la vivibilità del territorio.

Il presidente del Cai Alto Adige, Carlo Alberto Zanella, da anni si batte contro il turismo di massa sulle montagne. "Io non vado più a camminare in Alto Adige, preferisco il vicino Bellunese dove i numeri sono minori", dichiara Zanella.

Rifugi trasformati in hotel di lusso

Zanella critica aspramente la trasformazione dei rifugi in strutture di lusso: "Ci sono rifugi che servono pietanze da hotel di lusso, ci sono spettacoli, dj, e si arriva direttamente da fondovalle: questa non è la montagna". Il fenomeno contribuisce ad alimentare il turismo di massa che sta snaturando l'esperienza montana tradizionale.

La questione degli accessi contingentati rappresenta ora una priorità per preservare l'ecosistema dolomitico e garantire un turismo più sostenibile e rispettoso dell'ambiente montano.

Fonte AGI (www.agi.it) Nota: questo articolo è stato rielaborato da UPDAY con l'ausilio dell'intelligenza artificiale.

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