Energy Release 2.0: MASE firma decreto dopo ok UE

upday.com 4 dni temu
Il Ministro dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin durante l'inaugurazione della nuova Solar Farm all'aeroporto di Roma Fiumicino. (Photo by Andreas SOLARO / AFP) (Photo by ANDREAS SOLARO/AFP via Getty Images) Getty Images

Il Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) ha firmato il decreto Energy Release 2.0 dopo aver ottenuto l'approvazione della Commissione Europea. Le modifiche adottate tutelano il corretto funzionamento del mercato e sono in linea con l'obiettivo prioritario del ministero.

Il provvedimento non pregiudica l'assegnazione dell'energia anticipata già avvenuta a marzo 2025, salvaguarda il legittimo affidamento degli operatori e mantiene la sostenibilità economica dell'operazione per i beneficiari.

Strumento strategico per le rinnovabili

"L'Energy Release 2.0 è uno strumento strategico per accompagnare lo sviluppo di nuova capacità rinnovabile in Italia e sostenere la competitività del nostro sistema industriale, in particolare delle imprese energivore", ha dichiarato il ministro Pichetto Fratin. Il governo ha lavorato con la Commissione Europea con spirito costruttivo.

L'obiettivo è stato ottenere un risultato che rafforza la solidità giuridica e l'efficacia della misura, senza ritardi o ripercussioni sulle assegnazioni già effettuate. Il decreto conferma l'allocazione dell'energia anticipata a 65 euro per MWh secondo le domande già accolte dal GSE a marzo 2025.

Procedura competitiva aperta

Il provvedimento prevede lo svolgimento di una procedura competitiva aperta a tutti i soggetti interessati alla realizzazione della nuova capacità. Potranno partecipare energivori, aggregatori, produttori di rinnovabili e terzi delegati.

È previsto anche un meccanismo di compensazione economica e di clausola di estensione automatica dei contratti. Questo si attiverà nel caso in cui emerga un vantaggio economico residuo al termine del periodo ventennale.

Prossimi passaggi

Il decreto sarà ora trasmesso alla Corte dei Conti per il controllo di legittimità. Una volta completato questo passaggio, il provvedimento sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale e sarà disponibile sul sito del Ministero.

Fonte AGI (www.agi.it) Nota: questo articolo è stato rielaborato da UPDAY con l'ausilio dell'intelligenza artificiale.

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