L'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Alimentazione e l'Agricoltura (FAO) ha istituito l'Osservatorio Globale sulla Biodiversità del Suolo (GLOSOB). Questa nuova struttura servirà come riferimento mondiale per la collaborazione scientifica e la progettazione delle politiche ambientali.
L'iniziativa è stata lanciata durante la COP15, dove i firmatari hanno adottato il piano d'azione 2020-2030 della Convenzione sulla Diversità Biologica. Il piano prevede la valutazione e il monitoraggio sistematici della biodiversità del suolo per favorire l'attuazione del Quadro Globale sulla Biodiversità di Kunming-Montreal.
Mancano protocolli standardizzati
Attualmente mancano protocolli di monitoraggio standardizzati e strategie attuabili per integrare la biodiversità del suolo nelle politiche nazionali. Lo evidenzia Jacob Parnell, autore principale di un nuovo commento su Nature Ecology and Evolution, disponibile gratuitamente fino al 14 agosto.
Il commento delinea gli obiettivi del nuovo Osservatorio e il suo ruolo di coordinamento dall'alto verso il basso. L'iniziativa include la collaborazione con una serie di reti dal basso verso l'alto già coinvolte nel progetto.
Biodiversità legata alla fertilità agricola
La biodiversità del suolo è chiaramente legata alla fertilità del suolo agricolo, che supporta la crescita di colture alimentari chiave. Le comunità biotiche che vivono in terreni agricoli aspri o improduttivi svolgono un'importante funzione di riserve genetiche.
Tuttavia, molti di questi hotspot di biodiversità sotterranea si trovano al di fuori delle aree protette di superficie. I principali rischi derivano da eventi climatici estremi, degrado del suolo, deforestazione, specie invasive e inquinamento.
Obiettivi per indicatori migliori
Un obiettivo fondamentale del GLOSOB è definire indicatori migliori per la biodiversità del suolo, secondo Parnell. L'osservatorio monitorerà le variabili essenziali della biodiversità sia sul piano tassonomico che funzionale.
Attualmente sono disponibili dati attendibili sulla distribuzione del carbonio microbico nel suolo e sulla comunità macrofaunistica. Tuttavia, la base di dati si assottiglia oltre i lombrichi, i nematodi e le specie batteriche comuni.
Sistema a più livelli
GLOSOB è concepito come un sistema a più livelli per consentire una costante espansione delle capacità di misurazione. Si estenderà dalle proprietà chimiche del suolo alle attività enzimatiche e al monitoraggio dei modelli di decomposizione.
Saranno necessari investimenti in strutture di laboratorio, programmi di formazione e sistemi di monitoraggio standardizzati. Tutti i paesi dovranno essere in grado di raccogliere, analizzare e interpretare correttamente i dati sulla biodiversità del suolo.
FAO leader nella gestione sostenibile
La FAO guida già la Global Soil Partnership, che ha tenuto la sua 13esima Assemblea Plenaria lo scorso giugno. L'organizzazione funge da fulcro per altre iniziative e ha catalizzato progetti di conservazione di successo come Soil Doctors e RECSOIL.
Il Direttore Generale della FAO Qu Dongyu ha sottolineato l'impegno dell'Organizzazione per la salute del suolo. "Dai primi giorni della mappatura globale del suolo negli anni '60, alla lotta alla desertificazione nel Sahel, in America Latina e in Asia, la FAO è sempre stata un paladino della salute del suolo come fondamento della sicurezza alimentare globale", ha affermato.
Fonte AGI (www.agi.it) Nota: questo articolo è stato rielaborato da UPDAY con l'ausilio dell'intelligenza artificiale.