La deputata di Forza Italia Isabella De Monte ha criticato duramente la richiesta di escludere gli attori Gal Gadot e Gerard Butler dalla Mostra del Cinema di Venezia. La vice responsabile del dipartimento Esteri ha definito l'iniziativa «un segno di vera e propria regressione che mette nel mirino Israele».
Il collettivo Venice4Palestine ha raccolto oltre 1500 firme da attori, registi e attivisti per chiedere l'esclusione dei due artisti israeliani dalla rassegna cinematografica, come riporta Vanity Fair Italia. I due protagonisti del film «In the Hand of Dante» di Julian Schnabel sono finiti nel mirino per il loro sostegno a Israele.
Risposta diplomatica della Biennale
La Biennale di Venezia ha risposto in modo diplomatico alla controversia, sottolineando la sua storia come luogo aperto al dialogo su questioni sociali urgenti, secondo quanto riporta Ansa. Il film con Butler e Gadot sarà presentato fuori concorso durante l'edizione 2025 del festival.
Venice4Palestine ha organizzato una manifestazione di protesta per il 30 agosto al Lido di Venezia, come segnala Il Fatto Quotidiano. Le sezioni indipendenti del festival (Giornate degli Autori e Settimana della Critica) hanno supportato la petizione, mostrando divisioni all'interno dell'organizzazione veneziana.
Background degli attori coinvolti
Gal Gadot non aveva mai pianificato di partecipare a Venezia per ragioni personali, rendendo la richiesta di esclusione largamente simbolica, secondo Vanity Fair Italia. Gerard Butler aveva partecipato nel 2018 a un gala degli Friends of Israel Defense Forces che raccolse 60 milioni di dollari per l'esercito israeliano, come riporta Il Messaggero.
De Monte ha concluso esprimendo fiducia «nel buon senso della Biennale», sottolineando che «la cultura deve sempre prevalere» sulle divisioni politiche.
Fonti utilizzate: "AGI", "Vanity Fair Italia", "Il Fatto Quotidiano", "Il Messaggero", "Ansa"
Nota: Questo articolo è stato modificato con l'aiuto dell'Intelligenza Artificiale.