Una giudice federale del Maryland ha vietato all'amministrazione Trump di arrestare Kilmar Abrego Garcia se verrà rilasciato dal centro di detenzione in Tennessee. L'uomo si trova attualmente in attesa del processo in cui è accusato di aver favorito l'arrivo negli Stati Uniti di immigrati illegali.
Abrego Garcia era stato arrestato e deportato in Salvador "per un errore amministrativo", nonostante fosse sotto la supervisione della Corte. L'uomo aveva diritto a restare negli Usa grazie a un'ordinanza del giudice emessa nel 2019.
Protezione dalle gang criminali
L'ordinanza del 2019 proteggeva Abrego Garcia dal venire deportato in Salvador, dove avrebbe probabilmente affrontato le minacce di gang criminali. La decisione giudiziaria riconosceva quindi i rischi per la sua sicurezza nel paese d'origine.
L'amministrazione Trump è stata costretta dai giudici a far rientrare negli Stati Uniti l'immigrato dopo l'errore nella deportazione. Tuttavia, l'amministrazione ha dichiarato più volte l'intenzione di voler arrestare Abrego Garcia una volta tornato libero.
Divieto di arresto
La nuova decisione della giudice federale del Maryland rappresenta un ulteriore ostacolo per i piani dell'amministrazione Trump. Il divieto impedisce alle autorità di procedere con l'arresto dell'uomo al momento del suo eventuale rilascio dal centro di detenzione del Tennessee.
Il caso evidenzia le tensioni tra le politiche migratorie dell'amministrazione Trump e le decisioni del sistema giudiziario federale. La vicenda di Abrego Garcia illustra le complessità legali che emergono quando si intrecciano questioni di immigrazione, sicurezza personale e supervisione giudiziaria.
Fonte AGI (www.agi.it) Nota: questo articolo è stato rielaborato da UPDAY con l'ausilio dell'intelligenza artificiale.