Israele ha dichiarato «terreno statale» 45 ettari adiacenti all'avamposto illegale di Havat Gilad, nella Cisgiordania settentrionale. L'Amministrazione Civile del ministero della Difesa ha spiegato che il terreno sarà ora disponibile per lo sviluppo di infrastrutture per gli insediamenti.
L'appezzamento faceva precedentemente parte dei territori amministrativi dei villaggi palestinesi di Jit, Tell e Faràata. Come segnala il Giornale di Sicilia, circa il 99,8% dei terreni statali in Cisgiordania destinati allo sviluppo è stato assegnato a insediamenti e solo lo 0,2% ai palestinesi.
Strategia di espansione territoriale
La dichiarazione si inserisce in una strategia più ampia di controllo territoriale. Secondo Il Fatto Quotidiano, il ministro delle Finanze Bezalel Smotrich ha elaborato un piano esplicito per applicare la sovranità israeliana all'82% della Cisgiordania, lasciando solo il 18% ai palestinesi.
Gli Emirati Arabi Uniti hanno avvertito che l'annessione della Cisgiordania rappresenterebbe una «linea rossa» che metterebbe a rischio gli Accordi di Abramo, come riporta Il Fatto Quotidiano. La pratica di dichiarare terreni come statali ha raggiunto l'apice sotto questo governo: dal dicembre 2022 quasi 2.600 ettari sono stati requisiti così.
Evacuazioni di massa a Gaza City
Parallelamente, con l'intensificarsi delle operazioni militari dell'Idf a Gaza City, tra 70 e 80 mila residenti hanno lasciato la città nelle ultime 72 ore. Secondo Ansa, la maggior parte degli sfollamenti è avvenuta dopo che nel weekend si erano contati circa 10 mila evacuati.
Il Giornale di Sicilia riporta che Hamas sta facendo di tutto per bloccare il movimento della popolazione verso sud, «al fine di usare i civili come scudi umani e per scopi di propaganda». Tuttavia, decine di migliaia di residenti sono riusciti ad aggirare i posti di blocco dei miliziani.
Fonti utilizzate: "AGI", "Giornale di Sicilia", "Il Fatto Quotidiano", "Ansa"
Nota: Questo articolo è stato modificato con l'aiuto dell'Intelligenza Artificiale.