L'economia italiana ha registrato una crescita del PIL dello 0,7% nel 2024 rispetto all'anno precedente, secondo i dati Istat. La performance nazionale nasconde però forti disparità territoriali, con il Nord-ovest che guida l'espansione e il Nord-est sostanzialmente fermo.
Il Nord-ovest ha segnato il miglior risultato con un incremento dell'1%, trainato dai servizi finanziari, immobiliari e professionali che hanno registrato un balzo del 3,9%. Il Centro ha raggiunto +0,8%, mentre il Sud ha eguagliato la media nazionale con +0,7%. Il Nord-est ha invece mostrato una crescita minima dello 0,1%, frenato da un calo del 2% nel commercio.
A livello settoriale, l'agricoltura ha brillato nel Centro (+5,3%) e nel Nord-est (+4,8%). Le costruzioni hanno mostrato dinamismo nel Sud (+3,7%), mentre l'industria ha registrato flessioni nel Nord-ovest (-0,5%) e nel Sud (-0,4%). Tutti i territori hanno comunque superato i livelli del 2019, con il Sud che guida il recupero (+7,7% rispetto a cinque anni fa) seguito dal Nord-ovest (+7%).
Fanalino di coda tra le grandi economie
Il dato nazionale conferma l'Italia come fanalino di coda tra le principali economie avanzate, secondo le stime 2025 del Fondo Monetario Internazionale. Con una crescita media annua dello 0,4% negli ultimi 25 anni, il Paese rimane distante dagli Stati Uniti (2,1%), dalla Spagna (1,7%), dal Regno Unito (1,6%), dalla Francia (1,2%) e dalla Germania (1%).
In termini cumulativi dal 2000 al 2025, il PIL reale italiano ha registrato una crescita del 10%, contro il 70% degli Stati Uniti, il 50% della Spagna, il 35% della Francia e il 28% della Germania. L'ottavo posto tra le cinquanta maggiori economie mondiali rischia di vacillare con una crescita inferiore all'1%, mentre la media globale si attesta intorno al 3%.
Consumi e redditi delle famiglie
Le famiglie hanno aumentato i consumi finali dello 0,7% a livello nazionale nel 2024, con il Nord-ovest in testa (+0,9%). Il Nord-est ha registrato +0,6%, mentre il Sud ha segnato +0,4%.
Il reddito disponibile delle famiglie è cresciuto del 3% in valori correnti, con il Sud che ha mostrato la dinamica più forte (+3,4%), seguito dal Centro (+3%) e dal Nord-ovest (+2,9%). Il Nord-est ha segnato l'incremento più contenuto (+2,7%).
Nota: Questo articolo è stato creato con l'Intelligenza Artificiale (IA).
