Kenya: arrestato attivista Boniface Mwangi per terrorismo

upday.com 1 dzień temu

Il noto attivista per i diritti umani keniano Boniface Mwangi è stato arrestato nella sua abitazione vicino a Nairobi. La polizia lo ha prelevato dalla sua casa con accuse di terrorismo e incendio doloso.

La moglie Njeri Mwangi ha denunciato l'arresto sui social media, spiegando che gli agenti hanno confiscato i dispositivi del marito e lo hanno portato al quartier generale della Direzione delle Indagini Criminali (DCI). L'annuncio ha scatenato immediatamente una forte ondata di proteste online.

Condanne sui social media

Hussein Khalid, direttore dell'ONG per i diritti umani VOCAL Africa, ha confermato l'arresto su X, assicurando di seguire il caso per comprenderne le ragioni. L'hashtag #FreeBonifaceMwangi è stato ampiamente condiviso sui social network.

Boniface Mwangi, ex fotoreporter diventato attivista, è una figura molto conosciuta in Kenya dove è stato arrestato numerose volte in passato. La sua attività di difesa dei diritti umani lo ha reso un personaggio di spicco nel panorama dell'attivismo keniano.

Precedenti arresti in Tanzania

Il 19 maggio scorso Mwangi era stato arrestato insieme al giornalista e attivista ugandese Agather Atuhaire a Dar es Salaam, in Tanzania. I due si erano recati nella capitale economica tanzaniana per sostenere il leader dell'opposizione Tundu Lissu, sotto processo per tradimento.

Entrambi gli attivisti hanno accusato gli agenti di polizia tanzaniani di tortura e violenza sessuale durante la loro detenzione durata diversi giorni. Questa settimana hanno presentato una denuncia alla Corte di giustizia dell'Africa orientale per il presunto rapimento e la tortura subiti in Tanzania.

Crescenti tensioni in Kenya

Il presidente keniano William Ruto sta affrontando crescenti critiche a seguito di una serie di rapimenti e violenze da parte della polizia. Le tensioni sono aumentate dall'inizio di un movimento di protesta senza precedenti iniziato nel giugno 2024.

Secondo le organizzazioni per i diritti umani, dall'inizio delle proteste antigovernative sono state uccise più di cento persone in una dura repressione. Il 7 luglio è stato il giorno più sanguinoso con almeno 38 morti, tra cui una bambina di dodici anni.

Fonte AGI (www.agi.it) Nota: questo articolo è stato rielaborato da UPDAY con l'ausilio dell'intelligenza artificiale.

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