Laura Santi: video appello prima del suicidio assistito

upday.com 2 tygodni temu

"Questa vita oggi è un carcere, è un inferno di dolore quotidiano e sempre più in peggioramento quotidiano". Sono le parole di Laura Santi, malata di sclerosi multipla, che lunedì ha esercitato il diritto di suicidio medicalmente assistito autoinfondendosi un farmaco letale nella sua casa di Perugia.

Le parole sono contenute in un video registrato pochi giorni prima di morire e diffuso dal marito Stefano Massoli sulla pagina Facebook della cinquantenne perugina. Nel messaggio, Laura Santi si rivolge direttamente ai parlamentari in vista dei lavori sul disegno di legge sul fine vita attualmente in discussione.

L'appello ai parlamentari

"Vi chiedo di ragionare e discutere non da parlamentari di partito, sono cose irrilevanti, ma di ragionare, di essere umani", dice rivolgendosi alla telecamera. La donna sottolinea che del video "non ne sa nessuno, neanche i miei amici della Luca Coscioni".

"Voi che mi state ascoltando in questo video, siete esseri umani, persone dotate di testa e cuore, che potrebbero aver avuto o avere persone care lo stesso problema", aggiunge Laura Santi. "Nulla può descrivere la tortura delle mie ventiquattro ore".

Le cure palliative e il sostegno medico

La donna precisa di essere stata "da oltre un anno in cure palliative" e che "le mie palliativiste sanno della mia scelta, la sostengono e sanno che c'è una strumentalizzazione politica in atto". Laura Santi tiene a chiarire di non essere "stata abbandonata dalla sanità".

"Ho avuto un dialogo insaziabile con i medici che mi hanno avuto in cura e che ringrazio, con i terapisti. E anche con Dio", racconta nel video. La donna riferisce che "uomini di Chiesa" le avrebbero detto che "lo stesso Francesco, che ho amato, mi avrebbe detto che, se avesse visto le mie ventiquattro ore, 'Vai Laura, vai'".

Il messaggio finale sulla fede

"Io non so se nel momento in cui vedrete questo video, avrò incontrato Dio. Io sono agnostica, ma se l'ho incontrato so che è un Dio buono che non vuole la nostra sofferenza estrema e che poi ci lascia il libero arbitrio", conclude Laura Santi nel suo ultimo messaggio pubblico.

Il video rappresenta un appello personale ai parlamentari perché considerino la dimensione umana del dibattito sul fine vita, attraverso la testimonianza diretta di chi ha vissuto una sofferenza estrema e ha scelto il suicidio medicalmente assistito.

Fonte AGI (www.agi.it) Nota: questo articolo è stato rielaborato da UPDAY con l'ausilio dell'intelligenza artificiale.

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