Ghislaine Maxwell, la compagna di lunga data di Jeffrey Epstein, si oppone alla diffusione dei documenti del gran giurì che riguardano entrambi. La donna sta attualmente scontando una condanna a 20 anni di carcere per sfruttamento e abusi sessuali su ragazze adolescenti.
Maxwell ha chiesto a un giudice federale di Manhattan di respingere la richiesta del governo di desecretare le trascrizioni delle indagini del gran giurì. La richiesta è stata presentata attraverso i suoi avvocati legali.
Argomenti della difesa
"Jeffrey Epstein è morto", hanno scritto i suoi avvocati come riporta il New York Times. "Ghislaine Maxwell no", sottolineano i legali nel documento presentato al tribunale.
Gli avvocati di Maxwell sostengono che l'interesse pubblico per Epstein non può giustificare una violazione della segretezza del gran giurì. "Qualunque interesse il pubblico possa avere per Epstein, tale interesse non può giustificare un'ampia intrusione nella segretezza del gran giurì in un caso in cui l'imputata è viva", proseguono i legali.
Diritti processuali ancora validi
La difesa sottolinea che Maxwell mantiene tutti i suoi diritti legali. "Le sue opzioni legali sono valide e i suoi diritti al giusto processo permangono", affermano gli avvocati nel documento presentato al tribunale federale.
La richiesta di Maxwell rappresenta un tentativo di mantenere riservate le informazioni raccolte durante le indagini del gran giurì che hanno coinvolto sia lei che Epstein.
Fonte AGI (www.agi.it) Nota: questo articolo è stato rielaborato da UPDAY con l'ausilio dell'intelligenza artificiale.
