Si è spento oggi a 92 anni Giuseppe De Masi, imprenditore simbolo della resistenza civile contro la 'ndrangheta. Ha vissuto lunghi periodi della sua vita sotto scorta, dopo aver subito un numero impressionante di minacce e attentati.
Era provato da una lunga malattia e dai segni di una vita tormentata ma vissuta fino in fondo. Giuseppe De Masi era il padre di Antonino De Masi, altro imprenditore antimafia che ne ha proseguito le battaglie e che oggi è protetto, così come il resto della sua famiglia, dalla scorta delle forze dell'ordine e dell'Esercito italiano.
La famiglia sopravvissuta alle intimidazioni
Giuseppe De Masi lascia altri quattro figli - Michele, Sara, Caterina e Graziella - e la moglie Lina. Tutti sono testimoni e sopravvissuti a una stagione di intimidazioni e attentati, oltre a numerosi nipoti.
Peppe De Masi nacque a Cittanova, piccolo centro del Reggino. Bracciante, poi apprendista meccanico, tra la fine degli anni Cinquanta e l'inizio degli anni Sessanta trasformò una piccola officina prima in una rivendita di macchine agricole.
La rivoluzione tecnologica dell'agricoltura
Successivamente divenne il faro di una rivoluzione tecnologica dell'agricoltura in Calabria e anche oltre. Imprenditore visionario, le sue macchine, col tempo, furono esportate perfino dal Medio Oriente e oltre l'Atlantico.
Brevettò e costruì tecnologie che consentirono di massimizzare i tempi, la quantità e la qualità dei raccolti. Si specializzò soprattutto nei frutti pendenti dagli alberi, tutelando le piante e l'ambiente.
Fonte AGI (www.agi.it)
Nota: questo articolo è stato rielaborato da UPDAY con l'ausilio dell'intelligenza artificiale.