Omicidio Garlasco: Due impronte diverse, ipotesi più persone coinvolte

upday.com 2 godzin temu
Un esperto analista dell'FBI spiega le teorie sulle impronte di scarpe insanguinate trovate sulla scena del crimine (Immagine simbolica) AFP PHOTO (Photo by Reed SAXON / POOL / AFP) (Photo by REED SAXON/POOL/AFP via Getty Images) Getty Images

Gli investigatori hanno scoperto una nuova impronta di scarpa insanguinata sulla scena del delitto di Garlasco, 18 anni dopo l'omicidio di Chiara Poggi. La scoperta, rivelata dal Tg1, potrebbe riaprire un caso che sembrava chiuso con la condanna definitiva di Alberto Stasi a 16 anni di carcere.

L'impronta, trovata in cima alle scale dove hanno rinvenuto il corpo della giovane il 13 agosto 2007, presenta una suola a strisce. Secondo quanto confermato da ambienti investigativi, questa traccia risulta compatibile con la «traccia 33», un'impronta di mano sul muro che la Procura di Pavia aveva precedentemente attribuito ad Andrea Sempio, ex amico del fratello di Chiara.

Le indagini della Procura di Pavia

Gli investigatori stanno ricostruendo la dinamica dell'aggressione attraverso un'analisi tridimensionale della scena del crimine. Il Raggruppamento Investigazioni Scientifiche (Ris) di Cagliari e la medica legale Cristina Cattaneo conducono il lavoro, basandosi principalmente su documentazione fotografica dell'epoca, poiché gran parte del materiale originale si è disperso o è andato distrutto negli anni.

L'ipotesi è che l'assassino abbia lasciato contemporaneamente l'impronta di mano e quella di scarpa mentre scendeva le scale. Gli accertamenti non si concentrano sulle dimensioni delle impronte, ma sulla loro posizione reciproca, per determinare se la stessa persona abbia lasciato entrambe nello stesso momento.

La posizione di Andrea Sempio

La scoperta complica la situazione di Andrea Sempio. L'uomo aveva sempre sostenuto che la «traccia 33» non presentava tracce di sangue e che poteva averla lasciata in altri momenti. Se invece l'assassino l'avesse impressa insieme a un'impronta di scarpa appartenente con certezza a lui, la sua posizione si farebbe più complicata.

La difesa di Alberto Stasi chiede nuove indagini approfondite sulla «traccia 33». La ricostruzione ufficiale che portò alla condanna definitiva di Stasi sosteneva che l'assassino non fosse sceso nel seminterrato della villa di via Pascoli.

Due impronte diverse

La nuova impronta con suola a strisce si aggiunge a quella con suola a pallini che gli investigatori avevano precedentemente attribuito ad Alberto Stasi. La presenza di due suole diverse potrebbe portare gli investigatori a riconsiderare l'ipotesi di più persone coinvolte nel delitto, uno scenario finora considerato marginale.

Le scale interne senza corrimano, composte da 13 gradini, presentavano 24 impronte sulle pareti laterali. Di queste, gli investigatori ne hanno identificate solo sei nel 2007, tra cui quella di Sempio, il pollice destro del padre di Chiara e quattro di un carabiniere.

L'analisi del DNA

Durante un'udienza probatoria, la perita Denise Albani ha identificato almeno tre profili genetici maschili non identificati dal DNA trovato sotto le unghie di Chiara Poggi. Tutti i donatori rimangono sconosciuti.

La Procura di Pavia prevede di depositare all'inizio dell'anno i documenti ancora segreti dell'inchiesta. Gli investigatori sperano che le nuove prove possano finalmente fare chiarezza su un caso che ha profondamente segnato la comunità di Garlasco e rappresenta una sfida per il sistema giudiziario.

Nota: Questo articolo è stato creato con l'Intelligenza Artificiale (IA).

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