Palermo: arrestati mentre bruciano 500 kg cavi rame rubati

upday.com 3 godzin temu
Un uomo raccoglie cavi di rame da vendere, simile al caso di furto di cavi arrestato dai Carabinieri a Palermo (Photo by JOHN WESSELS/AFP via Getty Images) Getty Images

I Carabinieri Forestali del Centro Anticrimine Natura di Palermo hanno arrestato due uomini mentre tentavano di bruciare 500 chilogrammi di cavi di rame rubati nel bosco di Billiemi. L'operazione rientra nei controlli intensificati per la prevenzione degli incendi e dei reati ambientali nel capoluogo siciliano.

I due arrestati, palermitani di 28 e 35 anni già noti alle forze dell'ordine, sono stati colti in flagranza mentre appiccavano il fuoco ai cavi all'interno del complesso boschivo che si estende tra Palermo e Torretta. L'obiettivo era estrarre il rame prezioso e disfarsi della guaina isolante plastica.

Fuga fallita dopo l'intervento

Quando si sono accorti della presenza dei carabinieri, i due hanno tentato di fuggire a bordo di un'auto. Le pattuglie li hanno inseguiti fino a quando non hanno abbandonato il veicolo a pochi chilometri di distanza, proseguendo la fuga a piedi prima di essere bloccati.

L'intervento tempestivo dei vigili del fuoco ha spento il rogo, evitando che le fiamme si propagassero nel bosco circostante. Questo tipo di incendio è particolarmente pericoloso perché la combustione dei materiali plastici rilascia diossine e fumi tossici nell'aria, estremamente dannosi per la salute e l'ambiente.

Sequestri e misure cautelari

Le forze dell'ordine hanno sequestrato il veicolo utilizzato per il trasporto del materiale, gli attrezzi impiegati dagli indagati e i 500 chilogrammi di cavi, per un valore stimato di circa 2.000 euro. I due uomini sono accusati di combustione di rifiuti e ricettazione in concorso.

Il giudice per le indagini preliminari ha convalidato l'arresto disponendo per entrambi l'obbligo di dimora nel Comune di Palermo. Inoltre, dovranno rispettare il divieto di allontanamento dalla propria abitazione tra le 19:00 e le 07:00 del giorno successivo, oltre all'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

Fonte AGI (www.agi.it) Nota: questo articolo è stato rielaborato da UPDAY con l'ausilio dell'intelligenza artificiale.

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