Il designatore arbitrale Gianluca Rocchi ha difeso pubblicamente l'annullamento di un rigore inizialmente assegnato alla Juventus contro la Fiorentina, una decisione che ha scatenato forti polemiche. Nel programma "OpenVAR" su DAZN, trasmesso il giorno dopo la dodicesima giornata di Serie A, Rocchi ha approvato l'operato del VAR e dell'arbitro Doveri, definendo «corretta» la scelta di revocare il penalty.
L'episodio si è verificato al 14° minuto del match terminato 1-1. L'arbitro Doveri aveva inizialmente fischiato rigore per la Juventus dopo un contatto tra Dusan Vlahovic e il difensore della Fiorentina Pablo Marì in area di rigore. Il VAR Guida, insieme all'AVAR Fabbri, ha però richiamato Doveri per una revisione al monitor, che ha portato all'annullamento della decisione iniziale.
La difesa di Rocchi
Rocchi ha spiegato che la sua prima impressione era stata la stessa di Doveri: «Anche la mia prima impressione è stata rigore. Avrei fatto quello che ha fatto Doveri.» Analizzando però le immagini, il designatore ha giustificato la revisione: «Se poi vai a analizzarlo invece come ha fatto correttamente il VAR, Vlahovic sostanzialmente fa due cose. La prima fa un colpo da campione, perché si libera chiaramente con un colpo da campione. La seconda trattiene per primo il difensore della Fiorentina e se lo porta addosso.»
Secondo Rocchi, Doveri dal campo «vede la parte finale dell'episodio», mentre il VAR «ha lavorato molto bene» proponendo «la camera giusta che probabilmente Doveri non vede». Il designatore ha inoltre elogiato la procedura della revisione: «Questa on-field review è fatta bene», con l'arbitro «Era completamente in controllo perché nessuno gli stava addosso», permettendogli di «prendere la decisione nella maniera più lucida possibile».
Gli audio della sala VAR
I dialoghi tra arbitro e VAR, trasmessi durante il programma, mostrano il processo decisionale. Nella sala VAR si sentiva: «Per me è da togliere», riferendosi al rigore. Poi Guida ha consigliato a Doveri: «Dani, ascoltami un attimo, io te lo farei rivedere perché prima c'è una trattenuta di Vlahovic su Pablo Marì, che se lo porta a terra.»
Prima della revisione al monitor, Doveri aveva commentato l'azione sostenendo che Pablo Marì «Non lo vede mai il pallone, non lo prende mai il pallone, prende solo l'uomo e l'ha superato». Dopo aver visionato le immagini proposte dal VAR, però, ha revocato la sua decisione iniziale, comunicando: «Ok, basta Marco, va bene. Numero 9», riferendosi a Vlahovic.
La filosofia sul VAR
Rocchi ha colto l'occasione per chiarire l'evoluzione dell'uso del VAR in Italia: «Ci siamo adattati al protocollo, ma negli anni abbiamo cambiato il nostro utilizzo. Sette anni fa lo utilizzavamo solo per cose eclatanti, ora lo usiamo per andare verso la decisione giusta.» Il designatore ha ribadito un concetto importante: «Il VAR può intervenire su tutto. Non è che se l'arbitro ha deciso il VAR non può intervenire.»
Rocchi ha inoltre sottolineato che «Meglio un on field review in più che in meno», spiegando che «L'equilibrio di questo campionato, che è bellissimo per chi lo osserva, un pochino meno bello per noi che dobbiamo arbitrarlo, ci impone che ogni calcio di rigore che fischiamo deve essere rigore al 100%».
Il designatore ha espresso preoccupazione per chi sostiene che in certi casi «qui è meglio non fischiare niente»: «Il nostro ruolo è decidere.»
Le polemiche
La spiegazione di Rocchi non ha però convinto tutti. Tuttosport ha criticato duramente la ricostruzione del designatore, definendola «lunare» e una «difesa dell'indifendibile».
Secondo il quotidiano torinese, la revisione delle immagini mostrerebbe invece che Pablo Marì ha messo per primo le mani su Vlahovic, tirando la sua maglia. Tuttosport ha inoltre evidenziato «l'assenza assoluta di riferimento ai cori razzisti rivolti a Dusan» Vlahovic durante la discussione.
Nota: Questo articolo è stato creato con l'Intelligenza Artificiale (IA).












