L'acqua prodotta dai tre dissalatori mobili finanziati dalla Regione Siciliana con 100 milioni di euro sarà presto immessa nelle reti idriche. Lo ha assicurato la stessa Regione dopo un sopralluogo del presidente Renato Schifani nell'impianto di Porto Empedocle.
Questa mattina Schifani, accompagnato dall'assessore all'Energia Roberto Colianni, dal prefetto di Agrigento Salvatore Caccamo e dal capo della Protezione civile regionale Salvo Cocina, ha effettuato una visita a sorpresa per verificare lo stato dei lavori. Nella struttura dell'Agrigentino sono stati completati il riempimento delle condotte di adduzione e scarico a mare, i test elettrici, idraulici e l'osmosi inversa.
Acqua in rete da agosto
"Sono soddisfatto dei progressi raggiunti a Porto Empedocle", ha dichiarato Schifani. "L'obiettivo che ci eravamo prefissati si avvicina e i tempi sono stati rispettati. Dai primi di agosto entreranno in rete fino a 120 litri di acqua al secondo che aumenteranno la dotazione idrica per un bacino di circa 200.000 persone".
Il presidente ha definito questa "una risposta concreta alle popolazioni più colpite dalla crisi idrica". Quando i tre impianti saranno pienamente operativi, insieme ad altre fonti attivate in questi mesi, sarà possibile alleviare le difficoltà nelle province di Agrigento, Trapani e Caltanissetta, tra le più colpite dalla siccità.
Investimenti nelle infrastrutture
Schifani ha sottolineato l'impegno del suo governo nell'ammodernamento delle infrastrutture. "Abbiamo investito non solo in nuove fonti di approvvigionamento, ma anche nel rifacimento delle reti", ha spiegato. "Un'azione mai vista in passato, che oggi inizia a dare i suoi frutti".
I tre impianti di dissalazione sono realizzati da Acciona, azienda leader del settore del trattamento delle acque, e saranno gestiti da Sicilacque, società del gruppo Italgas. La Regione ha finanziato non solo i dissalatori mobili di Gela, Porto Empedocle e Trapani, ma anche il revamping dell'impianto fisso di Porto Empedocle.
Modello pubblico-privato
L'operazione è stata condotta con tempi celeri secondo un modello virtuoso di collaborazione pubblico-privato. Ha coinvolto la struttura commissariale nazionale e Italgas, tramite la controllata Sicilacque, responsabile della gestione. I container con le attrezzature sono arrivati a giugno.
Per la gestione, la manovra finanziaria in esame all'Ars prevede uno stanziamento di quasi 10 milioni di euro da parte della Regione. A questi si aggiungeranno 21 milioni erogati dallo Stato per garantire il funzionamento degli impianti.
Fonte AGI (www.agi.it)
Nota: questo articolo è stato rielaborato da UPDAY con l'ausilio dell'intelligenza artificiale.