Un norvegese di 27 anni che lavorava come guardia di sicurezza presso l'ambasciata degli Stati Uniti a Oslo è stato incriminato per spionaggio a favore di Russia e Iran. L'uomo è accusato di aver venduto informazioni riservate sulle attività diplomatiche americane in cambio di pagamenti in euro e bitcoin.
Le accuse riguardano un periodo di otto mesi, da marzo fino al 20 novembre 2024, quando è stato arrestato. Durante questo tempo avrebbe sistematicamente raccolto e trasmesso dati sensibili alle intelligence straniere.
Informazioni vendute ai servizi segreti
Secondo l'accusa, la guardia avrebbe fornito una vasta gamma di informazioni classificate. Tra queste figurano i recapiti personali di diplomatici americani, del personale dell'ambasciata e dei loro familiari.
L'uomo avrebbe anche consegnato i numeri di targa dei veicoli diplomatici e le planimetrie dettagliate della rappresentanza americana. Non si è fermato qui: ha trasmesso anche le procedure di sicurezza interne e un elenco completo dei corrieri utilizzati dai servizi segreti norvegesi.
Ammissione parziale dell'imputato
Il 27enne ha ammesso i fatti contestati durante gli interrogatori. Tuttavia, ha respinto formalmente le accuse di spionaggio mosse nei suoi confronti dalla procura norvegese.
Se dovesse essere condannato, l'uomo rischia una pena detentiva fino a 21 anni di carcere. Il caso rappresenta una grave violazione della sicurezza diplomatica e delle relazioni tra alleati NATO.
Fonte AGI (www.agi.it) Nota: questo articolo è stato rielaborato da UPDAY con l'ausilio dell'intelligenza artificiale.