Donald Trump ha minacciato di spostare alcune partite dei Mondiali 2026 dalle città americane che considera non sicure. Il presidente ha fatto queste dichiarazioni durante un briefing con i giornalisti nello Studio Ovale, rispondendo a una domanda su Seattle e San Francisco.
«Queste città sono gestite da estremisti di sinistra che non sanno quello che fanno», ha affermato Trump. «Faremo in modo che queste partite si svolgano in condizioni di sicurezza. Se pensiamo che una città possa essere anche solo leggermente pericolosa per la Coppa del Mondo, la sposteremo in un'altra città».
Il presidente ha poi aggiunto riferimenti a Chicago: «Molto presto andremo a Chicago. Sarà sicura per la Coppa del Mondo. Se non lo sarà, sposteremo gli incontri in un'altra città».
Torneo e calendario già definiti
I Mondiali 2026 si terranno tra giugno e luglio in Canada, Messico e Stati Uniti. Il sorteggio è previsto per il 5 dicembre a Washington, mentre sedi, date e orari sono stati stabiliti con largo anticipo.
Il torneo sarà il primo con 48 squadre, significativamente più grande dei Mondiali precedenti. Le 11 città americane ospitanti includono Seattle, San Francisco, Atlanta, Boston, Dallas, Houston, Los Angeles, Kansas City, Miami, New York/New Jersey e Philadelphia.
Rapporti Trump-FIFA
Trump mantiene stretti rapporti con il presidente FIFA Gianni Infantino, come dimostrato dalla recente premiazione del Mondiale per Club alla Casa Bianca. La FIFA ha aperto un ufficio nella Trump Tower di New York, mantenendo la sede principale a Zurigo.
La possibilità di cambiare sedi presenta tuttavia complessità logistiche e contrattuali significative. Trump ha comunque ribadito: «Non permetteremo che le partite si svolgano in condizioni di insicurezza».
Fonti utilizzate: "AGI", "Fanpage", "Il Fatto Quotidiano"
Nota: Questo articolo è stato modificato con l'aiuto dell'Intelligenza Artificiale.