Filippo Turetta ha rinunciato al processo d'appello per l'omicidio di Giulia Cecchettin, accettando definitivamente l'ergastolo. Secondo quanto riporta il Corriere della Sera, la decisione è stata comunicata attraverso una lettera scritta a mano inviata in questi giorni ai quattro uffici giudiziari veneziani coinvolti nel caso. La scelta rappresenta un colpo di scena nel drammatico femminicidio della 22enne padovana, uccisa con 75 coltellate l'11 novembre 2023.
La comunicazione è arrivata sui tavoli della Procura Generale, della Procura ordinaria, della Corte d'Assise e della Corte d'Appello di Venezia. Come riporta La Stampa, l'udienza era prevista per il 14 novembre 2025, ma ora risulta definitivamente cancellata per la rinuncia dell'imputato.
La strategia difensiva
La difesa di Turetta, rappresentata dagli avvocati Giovanni Caruso e Monica Cornaviera, aveva presentato ricorso contro la sentenza di primo grado. Secondo la loro linea, l'omicidio non sarebbe stato premeditato, a differenza di quanto stabilito dalla Corte d'Assise che aveva evidenziato un piano dettagliato, comprensivo di una lista scritta delle azioni da compiere.
Mattino ha riferito che Turetta era stato catturato in Germania dopo un tentativo di fuga e aveva confessato immediatamente al ritorno in Italia. L'imputato è detenuto nel carcere di Montorio dal 25 novembre 2023, secondo quanto riportato dalle fonti giudiziarie.
Le motivazioni della rinuncia
Secondo fonti vicine al caso, la decisione nasce da una serie di fattori legati al clima che si è creato intorno a Turetta. In carcere avrebbe subito un'aggressione da parte di un altro detenuto, oltre a ricevere ripetute minacce e la costante pressione mediatica.
Un elemento determinante sarebbe il rifiuto di Gino Cecchettin, padre di Giulia, di accettare la proposta di giustizia riparativa. Come spiega Il Gazzettino, questo approccio prevede un dialogo diretto tra colpevole e familiari delle vittime per offrire una forma diversa di espiazione, ma non ha trovato spazio in questo caso.
Fonti utilizzate: "Corriere della Sera", "La Stampa", "Mattino", "Il Gazzettino"
Nota: Questo articolo è stato modificato con l'aiuto dell'Intelligenza Artificiale.