Nella provincia più vecchia d'Italia, il costo delle rette per le case di riposo continua ad aumentare, trasformando l'assistenza agli anziani in un problema finanziario sempre più grave per le famiglie. Gli operatori sociosanitari denunciano nel contempo un progressivo peggioramento delle condizioni di lavoro.
«Quando il diritto alla salute diventa un lusso, assistere un congiunto può trasformarsi in un'impresa impossibile», commenta Marvi Massazza Gal della Cgil. «Invecchiare bene non è un privilegio di tutti, è invece strettamente legato alle dimensioni del portafoglio».
Costi insostenibili per le famiglie
Le rette per il ricovero in una residenza assistenziale partono da 2.300 euro mensili per chi è autosufficiente, secondo La Stampa. I dati Inps mostrano che il 49% della popolazione percepisce una pensione con un importo medio di soli 1.060 euro.
«Un anziano, nel momento in cui si ammala, non può affrontare in modo autonomo le spese», sottolinea Massazza Gal. «I figli sono costretti a far fronte a integrazioni spesso al di sopra della propria portata e in molti casi si indebitano».
L'attesa media per ottenere un posto convenzionato, con una parte della retta pagata dal servizio sanitario, è arrivata a tre anni secondo La Stampa. Le risorse sanitarie erogate dalla Regione diminuiscono costantemente, aggravando la situazione.
Operatori in difficoltà
«Sono un'operatrice di età compresa tra i 55 e i 60 anni, già abbastanza acciaccata e mi sento sempre in trincea», afferma Paola Lacchia. «Allora eravamo eroi, adesso siamo poveri lavoratori senza voce».
L'operatrice lavora da sola in un reparto di 20 ospiti, 15 carrozzelle e cinque deambulatori, tutti anziani con gravi deficit motori e cognitivi. «Se rimangono in piedi è solo grazie alla dedizione di operatori sottopagati e ormai esausti», aggiunge.
La Nazione ha segnalato che il sistema di classificazione ISO costringe gli anziani ad abbandonare strutture di cura accessibili quando le loro condizioni di salute peggiorano. Diverse strutture di assistenza nella provincia di Arezzo hanno chiuso a causa di un quadro normativo insostenibile.
Fonti utilizzate: "AGI", "La Stampa", "La Nazione"
Nota: Questo articolo è stato modificato con l'aiuto dell'Intelligenza Artificiale.