Il ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica ha pubblicato il decreto che rinnova l'Autorizzazione integrata ambientale per lo stabilimento siderurgico Acciaierie d'Italia a Taranto. Il provvedimento rappresenta un importante traguardo raggiunto al termine di un percorso complesso che ha coinvolto autorità competenti ed enti scientifici.
Il ministro Gilberto Pichetto ha definito il provvedimento "fondamentale" perché coniuga la necessità di garantire la continuità produttiva di un polo strategico per il Paese con la massima attenzione alla tutela della salute e dell'ambiente. L'autorizzazione segna un cambio di passo per il rigore tecnico-scientifico con cui è stata costruita.
Limite produttivo di sei milioni
Per la prima volta l'autorizzazione recepisce in modo strutturale le valutazioni sanitarie. Si tratta di un segnale concreto dell'impegno del Governo per Taranto e per una transizione industriale sostenibile e responsabile, secondo Pichetto.
L'Autorizzazione integrata ambientale fissa un limite massimo produttivo pari a sei milioni di tonnellate annue di acciaio. Il documento stabilisce inoltre circa 472 prescrizioni ambientali vincolanti, suddivise per ciascuna componente ambientale.
Tecniche europee più avanzate
Il provvedimento recepisce le più recenti migliori tecniche disponibili a livello europeo e garantisce l'ottemperanza a quanto richiesto dalla sentenza della Corte di Giustizia dell'Unione europea. L'autorizzazione è stata rilasciata anche sulla base della valutazione di impatto sanitario redatta dall'Istituto Superiore di Sanità.
Le evidenze sanitarie sono state integrate pienamente nella disciplina autorizzativa per la prima volta. Il ministero dell'Ambiente continuerà a seguire con la massima attenzione tutte le fasi attuative, assicurando il monitoraggio continuo delle prescrizioni e il rispetto dei tempi previsti.
Fonte AGI (www.agi.it) Nota: questo articolo è stato rielaborato da UPDAY con l'ausilio dell'intelligenza artificiale.
