Fine estate: lo stress da rientro colpisce corpo e mente

upday.com 4 godzin temu
Una psicoterapeuta lavora alla sua scrivania in un ambiente professionale dedicato al supporto della salute mentale (Immagine simbolica) (Photo by Chris McGrath/Getty Images) Getty Images

L'estate sta per finire e per molti è tempo di tornare al lavoro, un momento che può portare malessere fisico e psicologico. «Il malessere da rientro al lavoro è un fenomeno molto comune, che non va sottovalutato», spiega il professor Andrea Fagiolini, ordinario di psichiatria dell'Università e direttore del Dipartimento di Salute Mentale alle Scotte.

Il nostro organismo si abitua rapidamente ai ritmi più lenti delle vacanze e vive il ritorno agli orari lavorativi come uno stress sia fisico che psicologico. Dopo le ferie molte persone avvertono calo di energia, fatica a rimettersi in moto e spesso inquietudine, tensione, irritabilità o insonnia.

Quando l'attesa aiuta più del ritorno

Paradossalmente, i giorni che precedono le ferie risultano spesso meno faticosi del rientro. «La mente si aggrappa all'orizzonte della vacanza, trasformandolo in una risorsa che riduce lo stress quotidiano», spiega Fagiolini, mentre al ritorno il malessere nasce dal brusco cambio di passo.

Non tutti però vivono il rientro allo stesso modo. Chi è già motivato e trova un senso nel proprio lavoro tende a vivere il ritorno come un'opportunità, mentre chi percepisce il lavoro come fonte di frustrazione sperimenta più facilmente disagio.

Sintomi fisici e mentali combinati

Il malessere da rientro combina quasi sempre aspetti fisici e psicologici. A livello fisico si manifestano stanchezza, spossatezza, difficoltà del sonno, cefalea o disturbi gastrointestinali, derivanti dall'adattamento a nuovi orari e ritmi più impegnativi.

Sul piano psicologico prevalgono malinconia, ansia, irritabilità, difficoltà di concentrazione e la sensazione di non aver avuto ferie abbastanza lunghe. Le componenti mentale e fisica sono strettamente intrecciate: lo stress psicologico amplifica i disturbi fisici e viceversa.

Strategie per gestire la transizione

Una transizione graduale rappresenta la chiave per ridurre il disagio da rientro, come sottolineano gli esperti. Secondo oggi, anche piccoli gesti quotidiani come prendere il caffè seduti invece che in piedi possono facilitare un ritorno più dolce alle abitudini lavorative.

Mantenere orari regolari per sonno e pasti già nei giorni precedenti il rientro aiuta l'organismo ad adattarsi progressivamente. L'importante è non drammatizzare il disagio iniziale, che risulta fisiologico e si risolve generalmente in pochi giorni.

Il rientro a scuola per bambini e adolescenti

Anche bambini e adolescenti vivono la stessa difficoltà di riadattamento al ritorno a scuola. Dopo settimane di libertà con orari meno rigidi, il ritorno a lezioni, compiti e regole può essere faticoso, con l'aggiunta dell'ansia per il nuovo anno scolastico e i rapporti con compagni e insegnanti.

La famiglia ha un ruolo decisivo nel facilitare la transizione. Regolare gli orari di sonno e pasti già nei giorni precedenti, parlare delle aspettative per l'anno scolastico e trasmettere fiducia può facilitare la ripresa. Il disagio iniziale è fisiologico e in pochi giorni la maggior parte si riabitua alla routine.

Fonti utilizzate: "AGI", "La Nazione", "oggi"

Nota: Questo articolo è stato modificato con l'aiuto dell'Intelligenza Artificiale.

Idź do oryginalnego materiału