La Pubblica Amministrazione italiana ha assunto 439.000 nuovi operatori tra il 2022 e il 2024. I sindacati CISL e Funzione Pubblica Cisl puntano ora sul 2026 come anno decisivo per il rinnovo dei contratti collettivi (CCNL 2025-2027) e per allineare i benefici del settore pubblico con quelli del privato, rendendo l'impiego statale più attraente per le nuove generazioni.
Le assunzioni degli ultimi due anni segnano un cambio di passo nella PA. Il ricambio generazionale procede con l'obiettivo di valorizzare nuove competenze, necessarie per affrontare le sfide dell'innovazione digitale e dell'attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
Le richieste dei sindacati per il 2026
I sindacati sperano che il 2026 rappresenti la svolta per allineare completamente le validità contrattuali con il rinnovo del CCNL 2025-2027. L'obiettivo è avvicinare le condizioni lavorative del pubblico impiego a quelle del settore privato.
Tra le richieste concrete figurano la detassazione per il lavoro notturno, festivo e a turni, oltre al pagamento degli arretrati derivanti dai rinnovi contrattuali. Secondo CISL e FP Cisl, questi interventi rafforzerebbero i processi di trasformazione in corso e renderebbero il lavoro pubblico più interessante e rispondente alle aspettative dei giovani.
Il ruolo del dialogo sociale
Secondo la nota pubblicata da AGI il 27 dicembre, i dati confermano una tendenza chiara: «A confermare questa tendenza ci sono anche i dati relativi alle assunzioni nel biennio 2022-2024, periodo nel quale sono entrati nella PA 439 mila nuovi operatori. Una cifra che racconta di un'amministrazione in movimento, impegnata nel ricambio generazionale e nella valorizzazione di nuove competenze, anche in vista delle sfide dell'innovazione digitale e dell'attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Secondo la CISL e la Funzione pubblica Cisl, a favorire questo rinnovato interesse ha contribuito anche il dialogo tra le parti sociali e la volontà di rinnovare i contratti collettivi, introducendo miglioramenti non solo economici, ma anche normativi e organizzativi, in linea con le esigenze dei lavoratori di oggi.»
Il dialogo tra le parti sociali e la volontà di rinnovare i contratti hanno contribuito a riaccendere l'interesse verso il pubblico impiego, introducendo miglioramenti economici, normativi e organizzativi in linea con le esigenze attuali dei lavoratori.
Nota: Questo articolo è stato creato con l'Intelligenza Artificiale (IA).




