Padre ostaggio implora Trump: fermi Netanyahu e salvi i figli

upday.com 3 godzin temu
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Yehuda Cohen, il padre del soldato israeliano Nimrod Cohen tenuto prigioniero da Hamas, ha lanciato un accorato appello al presidente americano Donald Trump. L'uomo ha chiesto direttamente al leader statunitense di intervenire per fermare il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e porre fine alla guerra a Gaza.

Cohen si è rivolto a Trump con parole dirette: «Lei è il presidente della vita e della pace, non il presidente della morte e delle guerre. Le vite possono essere salvate, i nostri figli possono tornare vivi dai tunnel: solo lei può ordinare a Netanyahu di porre fine alla guerra e porre fine alla perdita di vite umane».

L'urgenza dell'intervento secondo il padre

Il genitore dell'ostaggio ha sottolineato la necessità di un'azione immediata per evitare ulteriori perdite di vite umane. Secondo Cohen, se Netanyahu dovesse avviare un'operazione militare per conquistare Gaza, altri prigionieri potrebbero perdere la vita.

«Il momento è adesso: se Netanyahu inizia un'operazione per conquistare Gaza, altre vite andranno perse, i nostri cari moriranno», ha dichiarato il padre del soldato. Cohen ha ribadito la sua convinzione che gli ostaggi siano ancora vivi e stiano sopravvivendo nei tunnel sotterranei di Gaza.

L'appello per un accordo

Il padre ha concluso il suo intervento con un appello diretto al presidente americano affinché favorisca la firma di un accordo per il rilascio dei prigionieri. «Sono vivi, stanno sopravvivendo nei tunnel. Signor Presidente, firmi l'accordo», ha insistito Cohen.

Fonte AGI (www.agi.it)

Nota: questo articolo è stato rielaborato da UPDAY con l'ausilio dell'intelligenza artificiale.

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