Esercizi di respirazione rapida praticati durante l'ascolto di musica possono indurre stati di beatitudine e ridurre le emozioni negative. Lo rivela uno studio condotto da Amy Amla Kartar della Brighton and Sussex Medical School, pubblicato su PLOS One. La ricerca mostra che questa pratica causa specifici cambiamenti nel flusso sanguigno cerebrale nelle regioni che elaborano le emozioni.
La respirazione ad alta ventilazione attiva una risposta simpatica cardiovascolare, evidenziata da una diminuzione della variabilità della frequenza cardiaca. Contemporaneamente causa una profonda riduzione del flusso sanguigno nell'opercolo sinistro e nell'insula posteriore, aree associate alla rappresentazione dello stato interno del corpo.
Cambiamenti nel cervello
Si osserva un aumento progressivo del flusso ematico all'amigdala destra e all'ippocampo anteriore. Queste regioni sono chiave nell'elaborazione della memoria emotiva e della paura. I meccanismi biologici documentati dimostrano come la respirazione influenzi direttamente l'attività cerebrale.
I partecipanti hanno riportato esperienze psichedeliche di «Oceanic Boundlessness». Queste sono caratterizzate da sensazioni di unità, beatitudine, depersonalizzazione positiva e liberazione emotiva. Gli effetti risultano simili a quelli di sostanze psichedeliche come la psilocibina.
Effetti terapeutici
I risultati mostrano una significativa riduzione della paura e delle emozioni negative, senza eventi avversi. Gli autori sottolineano che lo studio è esplorativo e necessita di ulteriori conferme con campioni più ampi. Servono anche controlli specifici per la componente musicale.
Questi risultati aprono la strada a nuove applicazioni terapeutiche non farmacologiche. Le tecniche potrebbero essere utilizzate per condizioni patologiche legate allo stress e al disagio psicologico. La ricerca rappresenta un approccio innovativo al benessere mentale attraverso pratiche respiratorie guidate.
Nota: Questo articolo è stato modificato con l'aiuto dell'Intelligenza Artificiale.