Il giudice Tiziana Gueli ha sospeso l'udienza preliminare che vede imputata la ministra del Turismo Daniela Santanchè (FdI) per truffa aggravata all'Inps. Insieme alla senatrice sono coinvolti altri quattro imputati, tra cui il compagno Dimitri Kunz e due società del gruppo Visibilia.
Il procedimento resta «congelato» almeno fino al 20 febbraio 2025, in attesa della pronuncia della Corte Costituzionale su un conflitto di attribuzione sollevato dal Senato. Come riporta Il Messaggero, la decisione della Consulta potrebbe richiedere dagli otto mesi a un anno intero.
Il nodo costituzionale
La questione dell'inutilizzabilità degli atti è stata sollevata dai difensori della ministra, gli avvocati Salvatore Pino e Nicolò Pelanda, mentre i pubblici ministeri si sono opposti alla sospensione. Il 23 settembre scorso il Senato ha approvato la proposta di conflitto di attribuzione con la Procura milanese.
Al centro della disputa ci sono cinque registrazioni di conversazioni private tra Santanchè ed Eugenio Moschini, ex direttore di Pc Professionale, oltre a messaggi email. Secondo il Corriere della Sera, queste registrazioni coprono il periodo 2019-2023 e sono state consegnate agli investigatori l'8 novembre 2023.
Le accuse e le implicazioni
Santanchè è accusata di aver incassato 130mila euro di cassa integrazione Covid per 13 dipendenti di Visibilia che in realtà lavoravano regolarmente durante la pandemia. Si tratta del secondo procedimento penale per la ministra, dopo quello per false comunicazioni sociali.
Fratelli d'Italia ha già imposto alla senatrice le dimissioni in caso di rinvio a giudizio. Come evidenzia Il Fatto Quotidiano, i ritardi processuali avvicinano strategicamente la prescrizione del reato, che scatterà a metà 2027.
Fonti utilizzate: "AGI", "Il Messaggero", "Corriere della Sera", "Il Fatto Quotidiano"
Nota: Questo articolo è stato modificato con l'aiuto dell'Intelligenza Artificiale.