La Nasa si prepara a perdere un quinto del suo personale a causa dei tagli al bilancio decisi dalla Casa Bianca. Una riduzione drastica che arriva proprio mentre gli Stati Uniti cercano di battere la Cina nella corsa verso Luna e Marte.
Circa tremila persone hanno partecipato alla seconda ondata del programma di licenziamenti differiti, conclusosi ieri. Aggiungendo gli 870 dipendenti della prima fase e i pensionamenti, lo staff dell'agenzia spaziale americana scenderà dalle 18mila persone di fine gennaio a 14mila.
Cina avanti con 170mila dipendenti
Il confronto con il rivale cinese è impietoso. La China Aerospace Science and Technology Corporation, incaricata di progettare e costruire veicoli spaziali e razzi, impiega oltre 170mila persone secondo dati pubblici.
La Nasa ha assicurato che "la sicurezza rimane una priorità assoluta". L'agenzia cerca un difficile equilibrio tra la necessità di diventare "un'organizzazione più snella ed efficiente" e quella di essere protagonista di "un'età dell'oro dell'esplorazione e dell'innovazione".
Programma Artemis in ritardo
La Cina prevede di realizzare il suo primo allunaggio con equipaggio entro il 2030. Il programma americano Artemis ha invece subito ripetuti ritardi, mettendo a rischio la leadership statunitense nell'esplorazione spaziale.
Donald Trump ha nominato alla guida della Nasa Sean Duffy, il segretario ai trasporti. La scelta arriva dopo aver fatto marcia indietro su Jared Isaacman, stretto collaboratore di Elon Musk.
Fonte AGI (www.agi.it) Nota: questo articolo è stato rielaborato da UPDAY con l'ausilio dell'intelligenza artificiale.