Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha respinto l'idea che incontrare il leader russo Vladimir Putin e fargli concessioni possa rappresentare una "ricompensa" dopo l'invasione dell'Ucraina. Le dichiarazioni sono arrivate durante un'intervista con i giornalisti a New York.
«No, non penso che sia una ricompensa», ha affermato Trump rispondendo a una domanda specifica. Il presidente ha poi sottolineato come la situazione attuale rappresenti un conflitto che non avrebbe mai dovuto verificarsi.
Le critiche alla gestione precedente
Trump ha rivendicato il proprio operato durante il mandato presidenziale precedente. «Penso che ci troviamo in una situazione che non sarebbe mai dovuta iniziare. Mai. Non e' iniziata sotto di me, e per quattro anni non e' stata nemmeno discussa», ha dichiarato il presidente.
Il leader americano ha poi esteso le proprie critiche alle decisioni prese dopo la fine del suo mandato precedente. «E dopo che me ne sono andato ho potuto vedere cosa stava succedendo. Tutto quello che e' stato fatto era sbagliato, tutto quello che e' stato fatto era un errore», ha aggiunto Trump.
La responsabilità del conflitto
Trump ha distribuito le responsabilità per lo scoppio della guerra in Ucraina tra tutti gli attori coinvolti. «La colpa e' di tutti. La colpa e' di Putin. La colpa e' di tutti loro. Questa e' una guerra che non sarebbe mai dovuta avvenire», ha concluso il presidente americano.
Fonte AGI (www.agi.it)
Nota: questo articolo è stato rielaborato da UPDAY con l'ausilio dell'intelligenza artificiale.
